Oncologia a Ovada ha trent’anni: convegno e incontri per celebrarla
Con Fondazione Cigno e associazione Vela
OVADA – Taglia il traguardo dei trent’anni di vita l’Oncologia di Ovada. Una storia che ha dato lustro alla sanità cittadina nel suo complesso inizia nel 1995 e ruota essenzialmente attorno a Paola Varese, figura catalizzante dell’Ospedale Civile di via Ruffini. Per l’occasione Fondazione Cigno e associazione Vela hanno creato una serie di eventi che vogliono essere, nel contempo, occasione per raccontare ciò che è stato in questi anni e fornire l’occasione per una riflessione più ampia sul futuro della sanità in città e nella nostra Regione. Presenza tangibile nella società attraverso un’azione forte rivolta alla prevenzione, stretta interconnessione tra attività sanitarie e rete del volontariato locale sono solo alcuni degli aspetti sui quali riflettere.
Ne è un esempio il progetto legato al “Camper della salute”, lanciato ufficialmente qualche giorno fa per portare prevenzione e controlli medici in aree lontane dai grandi centri sanitari della provincia e in un territorio che presenta criticità particolari legate all’età avanzata diffusa di chi lo abita.
Incontri e dibattiti
Oncologia ad Ovada significa essenzialmente “Day Hospital oncologico”, l’area collocata all’interno dell’Ospedale Civile che si è sviluppata in questi anni diventando un’eccellenza riconosciuta. Domani sera, mercoledì 18 giugno, si terrà dalle 20.30 presso il salone Padre Giancarlo di via Cairoli l’incontro “Le scuole di Ovada si raccontano – Prevenzione e qualità della vita”. In primo piano i lavori sviluppati nell’ambito del progetto Diderot, creato per trasmettere agli adolescenti pratiche di prevenzione e corretti stili di vita. Spazio anche al “Progetto della gentilezza” sviluppato da Fondazione Cigno attraverso le insegnanti “Kind Swans”.
Venerdì 20 giugno, dalle 14 alle 18 sempre all’interno del salone Padre Giancarlo, si terrà “Curare è avere cura”, giornata di riflessione sull’importanza delle reti oncologiche. Previsto l’intervento dell’assessore regionale alla sanità Federico Riboldi.
Il giorno successivo, dalle 9 alle 13, uno spazio per mettere in luce l’importanza del volontariato per un contributo sempre più incisivo nel panorama sanitario regionale