Ovadese,
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Edoardo Schettino  
2 Giugno 2025
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L'analisi

Ovadese, la società si muove per costruire la squadra del futuro

Verso conferme e nuovi innesti

OVADA – Si avvicina il tempo delle scelte in casa Ovadese. Dopo la conferma sulla panchina di Luca Carosio, allenatore al quarto campionato consecutivo, la società ora pensa all’ampliamento di una rose che deve consentire un campionato in linea con quello appena concluso. Il compito non è facile. Il gruppo è reduce da un quinto posto, alla prima stagione in Eccellenza, con 47 punti. Davvero positivo il girone di ritorno a dispetto di molti infortuni che hanno falcidiato la rosa a disposizione dell’allenatore. Tra gli obiettivi c’è quello di non costringere alcuni protagonisti a sottoporsi al tour de force di quest’anno con giocatori andati oltre le 25 presenze in campionato. “Sappiamo – ha commentato nei giorni scorsi l’allenatore – che la prossima stagione sarà più difficile anche per dobbiamo confermarci. Crescere significa anche questo. Ma l’unità di spirito e d’intenti riscontrata con la società negli ultimi giorni è una buona base di partenza“.

La città spera di rivivere il bel campionato visto quest’anno. In particolare il Geirino si è trasformato nel fortino in cui la squadra ha ottenuto tante vittorie, fermato le prime della classe con prestazioni di alto livello. L’unica sconfitta è arrivata alla penultima gara contro la Pro Dronero quando di fatto l’organico ha avuto un rilassamento dopo tante settimane a tirare la carretta. 

Nodi da scogliere

L’Ovada 2024 – 25 ha avuto una spina dorsale granitica. Gaione, Visentin, Bianchi, Bosic, Genocchio (fino all’infortunio), Agostini e Romei hanno ottenuto presenze in serie. Meno utilizzato chi ha fatto i conti con problemi fisici: Mocerino e Costa gli esempi. Le prossime 48 ore saranno utilizzate per comunicare ai giocatori del decisioni della società. Nel frattempo i primo movimento di mercato sono stati sviluppati per integrare l’organico: un uomo per reparto è l’esigenza manifestata dal tecnico che la società vuole soddisfare.

Proprio Mocerino e Costa sono due aghi della bilancia: il loro contributo non si discute per quando sono stati sul campo. Ma i problemi fisici manifestati impongono una riflessione attenta. In difesa un uomo arriverà dopo che durante il campionato la società ha seguito a lungo Fissore, centrale del Derthona. 

Per il centrocampo, con Bosic che ha avuto richieste, serve un innesto di peso. Il ruolo di Genocchio, a 41 anni, dovrà essere quello del rincalzo di lusso pronto a dare esperienza ma non costretto a essere sempre in campo. In avanti la coppia Piana – Romei non si discute. Ma serve un terzo uomo in grado di integrarsi con i due compagni di reparto. Romei, in campo 29 volte e fermato solo da una squalifica nell’unica partita saltata, è arrivato comprensibilmente con la lingua di fuori.

Capitolo a parte i giovani. Carosio perde Visentin, tra i più presenti negli ultimi due anni. Il giocatore era un bell’aiuto per la sua capacità di stare in campo e perchè consentiva di schierare senza problemi un calciatore in quota in difesa. Ora non sarà più possibile. Anche per questo motivo sul ruolo di terzino sinistro bisogna fare delle valutazione. Specie se Carosio non vorrà privarsi di un jolly che ha dimostrato di apprezzare.

Serve un 2007 che dia garanzie. Possibile che arrivi da fuori come Agostini (classe 2006) quest’anno chiamato a un ulteriore salto di qualità dopo la crescita manifestata nel girone di ritorno. Per la leva 2005 le prime due opzioni sono Sciutto e Ottonelli, giovani ma con esperienza.