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Edoardo Schettino  
26 Maggio 2025
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L'iniziativa

Il calcio ovadese di cinquant’anni fa si ritrova al Moccagatta

Sabato 31 maggio i "reduci" del 1975

OVADA – Storie di calcio di un tempo passato ancora molto care agli appassionati che hanno sempre seguito le vicende della squadra della città al campo Moccagatta di via Gramsci. Si terrà il prossimo 31 maggio la partita revival con i protagonisti delle stagioni 1974-1975 e 1975-1976. Ad organizzare Stellio Sciutto, giornalista, scrittore ex calciatore e autore de “L’Ovadese al Moccagatta”, volume di storia sportiva locale pubblicato sette anni fa. Il promotore dell’iniziativa si è avvalso della collaborazione di due figure fondamentali del calcio ovadese: Dario Core, per tanti anni capitano, e il gemello Angelo Subbrero. Cinquant’anni fa la squadra militava in Promozione Ligure: le due annate si conclusero rispettivamente con in 5° e un 6° posto in due campionati vinti da Sanremese e Rivarolese, società storiche del calcio di quella regione.

I due campionati prima ricordati furono gestiti dal dinamico Piero Mazza, che pescò parecchio in terra alessandrina portando al Moccagatta giocatori di grande spessore tecnico, alcuni dei quali poi avrebbero fatto il salto in serie D. All’epoca infatti il campionato di Eccellenza non esisteva.

Rimpatriata generale

Erano anni in cui la passione per il calcio era vissuta in modo genuino, tra maglie di lana, campi a volte spelacchiati e meno fronzoli rispetto all’epoca attuale. Le panchine invece furono allora affidate: nel primo anno a Giuseppe Fucile, acquese ed ex giocatore dell’Ovadese, mentre nel secondo fu il genovese “Gian” Rota ad ottenere l’incarico tecnico di guidare l’Ovadamobili. Il raduno di questi “eterni ragazzi” capitanati dall’inossidabile novese (classe 1938) Corrado Euno, avrà inizio dalle 11.30 presso la club-house del Moccagatta, dove ad accoglierli ci sarà Paolo Esposti, meglio conosciuto come “Fano”, allora dirigente dell’Ovadamobili ed ancora oggi collaboratore dell’Ovadese a distanza di mezzo secolo.

Poi, destinazione presso un ristorante della zona, dove dare spazio ai ricordi, e anche magari ad un po’ di malinconia. Di quelle due stagioni, qualche defezione causata dagli acciacchi dovuti all’ingiuria degli anni ed anche un paio di ex poichè ancora irreperibili per questo contesto, e poi, le dolorose assenze di Claudio Cerutti e Massimo Scodeggio, prematuramente scomparsi negli anni passati, ma nel complesso i tre organizzatori si attendono una buona riuscita dell’evento.

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