Scuola Rebora: giovani artisti sul palco del teatro “Dino Crocco”
Tre serate per chiudere i saggi di fine anno
OVADA – Giovani artisti capaci di regalare emozioni con le capacità artistiche acquisiste in questi anni e la passione con le quali studiano e lavorano per migliorare. Va verso la conclusione il periodo dei saggi di fine anno della scuola di musica “A. Rebora” di Ovada. L’ente culturale saluta con tre serate in programma sul palcoscenico del teatro comunale “Dino Crocco” di corso Martiri della Libertà. Fervono i preparativi nella sede della scuola in via San Paolo tra prove, cura degli ultimi dettagli. Si parte giovedì 22 maggio per un trittico di spettacoli destinato a richiamare come ogni anno un pubblico folto desideroso di ascoltare le giovani promesse musicali della città.
Il concerto finale è previsto dalle 20.30 di sabato 24 maggio. Nell’occasione saliranno sul palcoscenico i protagonisti di un omaggio a Burt Bacarach, autore di brani e colonne sonore in grado di fare la storia musicale del XX secolo. Nel corso della serata a ricevere una targa sarà Claudio Palli che di recente ha voluto donare alla scuola di musica strumenti e partiture dell’archivio del padre Osvaldo, tra i più grandi violinisti classici del XX Secolo.
Occasione di incontro
Per gli artisti protagonisti dei concerti si tratta della prima occasione in cui assaporare quel misto di tensione e attesa che contraddistingue un’esibizione di fronte a un pubblico importante. Per ora gli spettacoli dedicati ai vari strumenti si sono sviluppati nell’aula magna della sede della scuola, più accogliente e raccolta.
Giovedì 22 maggio è in programma l’esibizione della classe di canto e cori con i partecipanti accompagnati al pianoforte dal maestro Enrico Pesce. La sera successiva spazio alle musiche d’insieme. Spettacolo finale sabato 24 maggio: “What the world needs now”, il titolo della serata che proporrà le più importanti e popolari musiche nate dalla creatività del pianista americano. La sua incredibile parabola artistica si è sviluppata in oltre 40 anni di attività ad altissimo livello.
“La base di questo concerto – racconta Nicola Bruno, coordinatore e docente di basso – è il corso di musica d’insieme avanzato. La pianificazione è partita a ottobre. Nella seconda parte si è aggiunta la sezione di flauti guidata da Giulia Cacciavillani e la sezione fiati con il docente Aldo Caramellino. Abbiamo coinvolto anche il coro giovanile guidato da Francesco Cacciavillani”.
Sul palco saliranno almeno 30 giorni artisti. “Ogni anno la scuola cerca di dare un messaggio – prosegue Bruno – Quest’anno vogliamo portare un messaggio di amore e amicizia, questioni sempre attuali. Bacarach è perfetto per questo intento. Anche il titolo è una sintesi di quello che vogliamo trasmettere”.