Mornese, omaggio ai caduti del paese nel campo di Mauthausen
Una corona di fiori al memoriale
OVADA – C’era anche una delegazione in arrivo dal comune di Mornese alla cerimonia che si è tenuta nell’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Mauthausen. A rendere omaggio ai caduti del paese che ha pagato un prezzo importante alla Seconda Guerra Mondiale e alla deportazione nei campi di sterminio sono stati il sindaco Simone Pestarino, accompagnato dall’ assessore comunale Eugenio Gastaldo, l’impiegato comunale Giuliano Barbieri custode del gonfalone del paese, dai cittadini Ian Bertolini (in passato membro della Giunta di Pestarino e curatore del progetto legato alle pietre d’inciampo), Sandra Mazzarello e Daniela Angelino.
Il gruppo ha deposto due corone di fiori ai memoriali di Mauthausen e di Gusen, area concepita come sottocampo. L’opportunità si è concretizzata, di concerto con il Comune di Genova, con l’organizzazione dell’Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi Nazisti. “Alla cerimonia – chiariscono dalla delegazione – hanno partecipato rappresentati di almeno quaranta Paesi, una partecipazione molto nutrita in arrivo dall’Europa ma con tutti i contenenti rappresentati. Mornese ha pagato un prezzo importante alla deportazione. Per tutti noi si è trattato di una giornata molto intensa e struggente“.
Memoria storica e impegno
All’interno del campo di sterminio di Mauthausen persero la vita è considerato il luogo più efferato, tra quelli allestiti dalla Germania nazista, per l’altissima percentuale di morti in relazione al numero dei deportati. Da Mornese arrivarono 12 deportati, catturati in seguito al rastrellamento effettuato nella primavera 1944 alla Benedicta. Giovanni Angelo Campi fu l’unico sopravvissuto alla persecuzione.
Non furono così fortunati Giuseppe Mazzarello, Luigi Denegri, Angelo Cornelio Pestarino, Alfredo Mazzarello, Francesco Augusto Gastaldo, Pietro Giacomo Gastaldo, Enrico Pestarino, Eugenio Torriglia, Antonio Mazzarello, Lorenzo Carlo Mazzarello e Stefano Luigi Mazzarello che non tornarono mai.