Tutela di Gorzente e Piota, nuovo incontro con la popolazione
Venerdì 6 giugno alle 21 a Lerma
LERMA – Si dovrebbe tenere venerdì 6 giugno, dalle 21, l’incontro pubblico organizzato dal Comitato in difesa del Gorzente e del Piota per fare il punto sullo scenario attorno ai due torrenti e determinato dai lavori di manutenzione da sviluppare sull’invaso principale della Lavagnina. La sede è il centro polifunzionale di Lerma, già scelto per la prima occasione nello scorso ottobre. L’invito, come nel primo caso, è stato esteso a tutti gli “attori” della complicata vicenda nata lo scorso anno con l’ingente sversamento di fanghi che ha parzialmente compromesso flora e fauna di un’area protetta di grande valore ambientale. L’incontro è stato convocato in seguito al recente vertice andato in scena negli uffici della Provincia di Alessandria che ha visto tra i protagonisti anche Iren, azienda deputata all’intervento, e ente parco Aree Protette dell’Appennino Piemontese.
“Non possiamo che augurarci – hanno commentato i promotori dell’incontro di venerdì al termine del vertice – che le promesse siano mantenute. Noi ci limitiamo a vigilare e ad informare la popolazione su quanto sta accadendo”. L’area della Lavagnina rappresenta un patrimonio importante anche per tante attività che attorno alle escursioni e alla fruizione della natura hanno costruito i loro progetti di sviluppo del turismo. Ecco perchè sapere che anche la prossima estate sarà complicata rappresenta un problema dopo anni di limitazioni dovute anche al Covid e all’emergenza legata alla peste suina.
L’invito è stato esteso a tutti, anche alla Regione Piemonte. C’è da capire chi aderirà.
Scenario complesso
Gorzente e Piota sono stati oggetto anche di recente dello sversamento di limi anche se in misura non paragonabile all’ondata che ha travolto i due greti nel 2024. Anche nella primavera in corso l’abbondanza delle precipitazioni ha generato problemi nell’avanzamento delle lavorazioni. Nel corso dell’incontro in Provincia è stato rilevato come i monitoraggi effettuati da ARPA sulla qualità delle acque sono risultati sempre abbondantemente sotto la norma per quel che riguarda i parametri principali e soprattutto i metalli pesanti, se non nelle due occasioni di rilascio massivo dei fanghi.
Iren ha indicato nel prossimo autunno un’ipotesi plausibile di conclusione dell’intervento. In più occasione l’azienda ha trasmesso la sua disponibilità a ristabilire le aree interessate dagli sversamenti anche oltre l’azione delle piene dei mesi scorsi che hanno contribuito a alleviare, almeno in parte, l’effetto degli sversamenti.