Alcol e stupefacenti: Cigno dialoga con gli studenti delle superiori
In collaborazione con Asl Al e Rete Oncologica
OVADA – Alcol e sostanze stupefacenti sono i nemici principali da allontanare. C’è però la trasmissione di stili di vita più corretti tra gli obiettivi primari di “Diderot”, il progetto di prevenzione creato in tutta la Regione Piemonte dalla Rete oncologica che Fondazione Cigno ha declinato in chiave ovadese seguendo l’indirizzo impresso dalle sue attività portate avanti negli ultimi anni. Sabato scorso è andata in scena la giornata conclusiva all’interno del salone di via Cairoli intitolato a Padre Giancarlo. Coinvolti quasi 60 studenti dell’Istituto Barletti e delle Madri Pie che hanno illustrato ai loro coetanei gli elaborati realizzati nell’ambito del progetto e ragionato di salute e benessere con i responsabili dei programmi di prevenzione di Asl Al.
Il progetto realizzato in questi mesi parte da una semplice considerazione: quasi il 40% dei tumori diagnosticati è prevenibile. I corretti stili di vita hanno un’incidenza importante, così come una diagnosi di malattia rappresenta una conseguenza importante non solo per il soggetto interessato ma anche per i famigliari e le persone che ruotano attorno a lui.
Sguardo al futuro
In troppi casi alcol e sostanze stupefacenti sono compagni scomodi anche nelle vite degli adolescenti che rischiano di sviluppare dipendenze già in età molto giovane. Gli studenti coinvolti nel progetto hanno seguito nei mesi scorsi lezioni interattive tenute dalla dottoressa Daniela Novelli e dalla dottoressa Silvia Baiardi di Asl Al. L’alcol è noto per i suoi effetti psicotropi e per la capacità di causare dipendenza, oltre a essere associato a numerosi rischi per la salute, tra cui malattie, incidenti e problemi mentali.
Sabato scorso gli studenti hanno presentato i loro elaborati. Cigno da tempo si batte per sviluppare in città una diffusa consapevolezza del concetto di salute inteso non solo come assenza di malattia ma come benessere a 360 gradi. Diversi progetti sono stati elaborati per le fasce d’età che compongono la popolazione. Le attività legate al movimento e alla lotta alla sedentarietà si sono sviluppate nelle scuole di primo grado e in quelle successive. Ma un focus è stato rivolto anche all’età adulta.