Videosorveglianza, dall’avanzo di bilancio nuove risorse
Spesa complessiva prevista 270 mila euro
OVADA – In arrivo nuove risorse per finanziare l’installazione, attesa da tempo, di un sistema efficiente di videosorveglianza. Il consiglio comunale della settimana scorsa con il via libera del rendiconto 2024 ha indicato anche la destinazione d’uso per la parte disponibile dell’avanzo di bilancio. Spiccano i 270 mila euro, su un totale di 690, destinati a uno dei punti indicati nel programma con il quale l’attuale sindaco Gianfranco Comaschi ha vinto le elezioni amministrative dello scorso Giugno. Da tempo le telecamere agitano le discussioni di una larga parte della cittadinanza che chiede maggiore sicurezza. Nel centro cittadino sono pochi gli occhi elettronici, di recente sono emersi anche i malfunzionamenti paventati da anni.
Le telecamere si sono rivelate utili nei casi più clamorosi degli ultimi anni. Un esempio: l’omicidio di Massimo Garitta del 1° gennaio 2019. In realtà la cittadinanza chiede garanzie anche per i tanti episodi ben più leggeri legati ai danneggiamenti della cosa pubblica e al degrado che si verificano nelle ore notturne. Nel giugno 2024 il caso clamoroso del danneggiamento della targa collocata in vico chiuso San Francesco per ricordare Peppino Impastato. L’area è uno dei tanti ritrovi utilizzati dai più giovani. Come lo sferisterio e il parco Pertini non di rado si verificano casi incresciosi.
Progetti e lavori
Nel novembre 2024 Palazzo Delfino ha affidato un incarico per la progettazione e l’esecuzione dei lavori in relazione alla videosorveglianza. Destinatario l’ingegnere ovadese Alberto Bodrato, titolare dello studio Stecher. Importo complessivo a 17 mila euro. Nel frattempo sono stati definitivamente attivati gli occhi elettronici collocati tra 2023 e 2024 a guardia degli accessi del centro storico. Della necessità di un sistema più strutturato, per andare incontro anche alle operazioni di controllo delle Forze dell’Ordine, si è parlato negli ultimi anni anche con accenti polemici piuttosto forti in Consiglio Comunale.
Molti anche i casi di atti vandalici non puniti a causa della mancanza di un sistema di controllo. Ad oggi le telecamere già installate monitorano gli ingressi principali della città in via Voltri, via Gramsci e all’incrocio tra corso Italia e corso Saracco. Di fatto si tratta di alcuni dei punti più trafficati della città, area di transito obbligata per chi entra o esce dal centro. Una parte degli occhi elettronici sistemati negli anni per controllare le targhe delle auto però sono risultate inutilizzabili.
Posizione politiche
La videosorveglianza è uno dei cavalli di battaglia di Angelo Priolo, candidato sindaco lo scorso anno con “Prima Ovada” che da anni spinge per una rete puntuale di monitoraggio della città. ” Oggi finalmente – ha commentato Priolo qualche giorno fa – dopo quasi 10 anni di raccolte firme, interrogazioni e mozioni, centinaia di post sui social, tante, tante parole, questa Amministrazione ha maturato la convinzione che sia giunto il momento di fare un passo avanti verso la sicurezza”. “Prima Ovada” ha votato a favore. “Ovada nel cuore”, altro gruppo di minoranza guidato da Ivana Nervi, si è astenuto. “Il nostro gruppo – spiega proprio Nervi è ben felice che l’attuale amministrazione porti avanti un progetto di installazione delle telecamere per la video sorveglianza, progetto che era anche stato inserito nel nostro programma elettorale e per il quale il consigliere Forno come membro di minoranza nella precedente amministrazione si era battuto. L’astensione è per la variazione di un bilancio di una gestione amministrativa non di nostra competenza e che riguardava vari punti ed interventi.
Ora rimane da capire quali saranno i punti individuati dal progetto di riferimento.