L’Ovadese a Carmagnola si gioca i playoff e il podio del girone
Ultima giornata dell'Eccellenza
OVADA – L’Ovadese chiude a Carmagnola la sua straordinaria stagione nel girone B dell’Eccellenza. La vittoria ottenuta al Geirino contro il CBS regala a Piana e compagni la possibilità di puntare concretamente ai playoff. La squadra di Carosio, attualmente quinta, ha la teorica possibilità di ambire alla terza piazza per un risultato che sarebbe storico. L’avversario però non può fare sconti: il Carmagnola ha infatti bisogno di punti per disputare tra le mura amiche almeno il primo turno dei playout per la permanenza in categoria. La sfida si inserisce a pieno titolo in un’ultima giornata di campionato ricca di motivi di interesse con molti incroci tra compagini della parte alta e avversarie in lotta per confermare la categoria.
L’Ovadese è attualmente in un pacchetto di quattro squadre divise da cinque punti. Conduce la Luese a quota 50, a 48 c’è il Cuneo. L’Ovadese ha 47 punti, chiude il Centallo (che ospita il Cuneo) a quota 45. Tutto può succedere. Lo sa bene mister Carosio. “Abbiamo fatto – ha chiarito in settimana – un grande percorso. Il merito è tutto dei ragazzi. Manca ancora un passo da affrontare al massimo della concentrazione”. Le immagini offerte dal Geirino domenica scorsa, con gli spalti gremiti per una partita ritenuta dai più poco significativa testimoniano di come la città si sia in qualche modo riconciliata con la sua squadra di calcio dopo qualche anno di distacco coinciso con la permanenza nelle categorie minori.
Ultimo sforzo
L’Ovadese ha costruito gran parte del suo campionato tra le mura amiche conquistando 30 punti. Lontano dal Geirino c’è stata qualche difficoltà in più. Prima della sosta era però arrivata l’importante vittoria sul campo della Cheraschese a testimonianza di un gruppo che ha la personalità giusta anche per i campi più ostici.
Da verificare la reale disponibilità di organico per Carosio. Tanti i protagonisti che hanno speso molto. Domenica scorsa a stringere i denti è stato Marcello Genocchio per l’indisponibilità di Bosic. C’è chi ha giocato tanto ed è comprensibilmente meno brillante.