Fondi per Tenuta Cannona, Protopapa: “Un laboratorio a cielo aperto”
L'ex assessore regionale all'Agricoltura: "Può diventare un polo di eccellenza per la ricerca e la formazione vitivinicola"
TORINO – Oltre 20 milioni di euro per ridare nuova vita agli immobili della Regione Piemonte.
È il valore del maxi piano di interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio regionale approvato la scorsa settimana che include anche la Tenuta Cannona di Carpeneto, uno dei simboli della viticoltura piemontese dell’Alto Monferrato.
Tenuta Cannona, che si estende su circa 54 ettari di cui 36 a vigneto, è nota per le sue attività di ricerca su varietà autoctone, sostenibilità agricola e adattamento climatico. Con il nuovo piano di investimenti, per un cifra complessiva di 4 milioni di euro, la storica azienda sulle colline ovadesi, sarà interessata da lavori di riqualificazione e rilancio che puntano a potenziarne il ruolo scientifico e formativo con l’obiettivo di fare della tenuta «un polo di eccellenza per la ricerca e la formazione vitivinicola».
“Un patrimonio dell’agricoltura piemontese”
«Sono sempre stato un convinto promotore del recupero di Tenuta Cannona – spiega Marco Protopapa, consigliere della Lega ed ex assessore regionale all’Agricoltura – facendo visitare l’azienda anche ai miei colleghi della Giunta regionale. “La Tenuta Cannona rappresenta un patrimonio unico per la nostra agricoltura e per questo è fondamentale investire per rilanciarla, modernizzarla e renderla sempre più centrale nell’ambito della ricerca vitivinicola e nella promozione del nostro territorio».
In più occasioni il consigliere regionale Protopapa, già da assessore all’Agricoltura, ha evidenziato la necessità di trasformare la Tenuta «in un “laboratorio a cielo aperto”, per sperimentazioni agricole e attività didattiche, in grado di rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico e dall’innovazione tecnologica. Tenuta Cannone potrebbe diventare un punto di riferimento – sottolinea il consigliere della Lega – per le colture alternative, legate proprio ai cambiamenti climatici».
Da assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa aveva anche proposto di creare un frantoio proprio in Tenuta Cannona. «L’azienda – sostiene Protopapa – potrebbe diventare un punto di riferimento per le nuove realtà di coltivazione dell’ulivo, che avrebbero in Tenuta Cannona il fulcro essenziale per la trasformazione del loro prodotto.