Aie, ordinanza del comune per il ripristino delle rimesse
Dopo un incendio e i sopralluoghi successivi
OVADA – Sarà la società “Le Aie”, titolare dell’intervento per la realizzazione di opere urbanistiche collocate nell’ambito del piano particolareggiato che coinvolge lo spazio a ridosso del centro storico della città a dover curare la messa in sicurezza delle porzioni danneggiata dall’incendio rilevato lo scorso 16 aprile. A stabilirlo è l’ordinanza pubblicata qualche giorno fa sull’albo pretorio del Comune di Ovada firmata dal sindaco Gianfranco Comaschi. A questo provvedimento si è arrivati dopo la relazione stilata dal Comando dei Vigili del Fuoco dopo l’intervento di spegnimento delle fiamme portato a termine nelle prime ore della mattina del 16 aprile. L’ordinanza stabilisce “l’interdizione – si legge nelle prescrizioni – all’utilizzo dei locali citati in premessa (una rimessa di due piani sottoterra ndr) – a chiunque non addetto ai lavori fino al ripristino della sicurezza“.
Dell’argomento si è discusso nel consiglio comunale di due sere fa per l’interrogazione sul tema presentata da Angelo Priolo, capogruppo di Prima Ovada. Da anni il Comune di Ovada attende la consegna di 50 parcheggi pubblici inseriti nell’accordo quadro firmato tra le parti al momento del varo del piano particolareggiato.
Posizione ufficiale
“Durante le operazioni – si legge nel verbale dei Vigile del Fuoco a proposito delle Aie – è stato riscontrato un elevato carico d’incendio, dovuto al deposito di materiale non coerente con la destinazione d’uso e con il cantiere in corso. Inoltre, è stata rilevata la presenza di persone non autorizzate all’interno dei locali e l’assenza dell’adeguata cartellonistica di cantiere. Alla luce delle criticità riscontrate, si invita l’Autorità Comunale in indirizzo ad adottare con urgenza tutti i provvedimenti contingibili e urgenti di propria competenza”.
L’intervento dei Vigili del Fuoco è partito dopo la segnalazione di fumo avvistato da alcuni passanti. La società sarà tenuta a presentare relazione scritta sulla reale conclusione dei lavori previsti.
“Piccolo incidente, questione importante”
“Della questione Aie ci stavamo già occupando”. Così il sindaco di Ovada Gianfranco Comaschi ha iniziato la sua risposta all’interrogazione presentata da Angelo Priolo. “Il testo dell’ordinanza – ha chiarito Comaschi – chiarisce il quadro. Il nostro impegno già espresso è quello di chiudere la questione nel più breve tempo possibile. Abbiamo affidato una consulenza a un collaudatore esterno per avere un parere autorevole e super partes. È chiaro che per quanto riguarda le aree destinate ad essere pubbliche non è irrilevante che l’acquisizione sia tra uno o dieci anni”.
Comaschi ha ricordato che l’approvazione della delibera di avvio del piano particolareggiato risale al 1997. Poi una storia molto travagliata che ancora non si è conclusa tra avanzamenti e stop, speranze e imprevisti.