La città celebra la Liberazione con un messaggio contro la guerra
Corte nei luoghi simbolo e finale alla Loggia
OVADA – Un ideale filo conduttore con Genova e la cerimonia con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un occhio alla realtà di oggi. La città di Ovada ha celebrato l’80esimo anniversario della Liberazione nei luoghi simbolo della Resistenza in città. Il lungo corteo è partito come di consueto dalla piazza del Municipio per transitare dal cimitero per la Messa celebrata da padre Ugo Barani, da via Gramsci e piazza XX Settembre per poi trovarsi alla Loggia di San Sebastiano (sede della mostra allestita dalla sezione Anpi) per il momento conclusivo. “Oggi è la festa di tutti – ha spiegato il sindaco di Ovada Gian Franco Comaschi mostrando i gonfaloni della Provincia di Alessandria e della Provincia di Genova presenti alla manifestazione – La giornata di oggi è un abbraccio ideale a chi negli anni si è speso per ricordare e trasmettere la storia ed oggi non è più tra noi”.
Tanti i rappresentanti delle associazioni presenti, massiccia anche la partecipazione delle formazioni politiche di diversa ispirazione. Un lungo corteo si è sviluppato per le vie della città, soffermandosi con rispetto e partecipazione, nei punti che hanno segnato le fasi precedenti alla liberazione della città.
Messaggio forte
Tanti i giovani che hanno preso parte al corteo per la Liberazione. Presenti le scuole della città”Me ne compiaccio – ha spiegato Padre Ugo Barani durante la sua omelia – Oggi siamo di fronte a una vera emergenza educativa. La partecipazione è sempre importante. Dalla mancanza nascono l’autoritarismo e l’esigenza di prevaricare gli altri”. La città ha scelto di esporre la bandiera della pace, un messaggio semplice ma forte che richiama alla realtà che stiamo vivendo. “Non possiamo non vivere con apprensione la fase che stiamo attraversando – ha proseguito Comaschi – nel suo intervento. Com’è stato possibile dimenticare quello che è già successo. L’articolo 11 della Costituzione che chiarisce come l’Italia ripudia la guerra dev’essere un punto fermo per tutti”.
Sullo sfondo i volti e i luoghi in cui la Resistenza si è fatta valore comune ed ha contribuito alla nascita della Ovada Repubblicana di oggi. Molti i sindaci dei Paesi presenti per la celebrazione. Nella giornata di oggi, in diversi orari, previste manifestazioni in tutti e sedici i comuni dell’Ovadese.