Edoardo Campazzo, il centrocampista dell’Ovadese è anche scrittore
Gli studi classici e il romanzo sulla Resistenza
Il titolo è “E’ facile morire”, la storia è in tema con l’80° anniversario della Liberazione. «Si tratta di un tema – racconta – che sento molto vicino perchè in famiglia se n’è sempre discusso. Trovo che sia anche di grande attualità». La storia si sviluppa proprio nell’Alto Monferrato, porzione di territorio che comprende anche la nostra città.
Impegno duplice
Edoardo Campazzo scrive da quando era alle superiori. “Le materie letterarie – spiega – erano quelle che mi interessavano di più anche a scuola”. Il suo percorso è proseguito con la triennale di Lettere a Genova. Al termine l’iscrizione alla Scuola Holden. “Mi sono detto che era il momento giusto per farlo – prosegue – D’altronde mi piaceva studiare dal punto di vista teorico ma volevo mettermi alla prova anche in modo più pratico”.
La seconda guerra mondiale, lo scontro nella campagne tra partigiani e nazifascisti, fucilazioni e rappresaglie sono lo scenario nel quale, all’interno del libro, si sviluppa la storia principale di Sergio, protagonista, e Flavio, un partigiano costretto a nascondersi per non rischiare la vita. “Tutto nasce da un racconto che mi fece mia nonna. Quel periodo storico è stato fondamentale e credo sia importante trasmetterne gli elementi fondamentali ai giovani”.
Il progetto è nato alla Scuola Holden: da esercitazione richiesta si è trasformato in qualche cosa di più. La prospettiva è quella di mettere a frutto i contatti sviluppati in questi anni. “Mi piacerebbe fare della scrittura un lavoro vero e proprio – conclude Campazzo – Quando mi siedo al computer la mente deve essere dedicata completamente a quell’attività. Non è una questione di tempo ma di presenza mentale. Fino a che la pagina non è venuta esattamente come l’avevo immaginata mi ci devo dedicare”.