Allagamenti e danni alle coltivazioni, Cia: “Basta promesse, servono interventi immediati”
L'associazione chiede alle Istituzioni risposte concrete per gli agricoltori colpiti da esondazioni e cambiamenti climatici
ALESSANDRIA – Con la fine dell’emergenza maltempo che ha colpito il territorio piemontese nei giorni scorsi, comincia il drammatico conto dei danni per il settore agricolo. Secondo Cia Alessandria-Asti, “l’impatto delle esondazioni è stato devastante. Con colture compromesse e aziende in ginocchio. Un quadro aggravato dalla mancanza di tutele e risarcimenti per le imprese agricole”.
Il direttore Paolo Viarenghi lancia un appello accorato. “I danni sono incalcolabili. Il problema è che per ottenere un risarcimento, una azienda deve dimostrare danni su almeno il 30% della Sau (Superficie agricola utilizzabile). E molti non rientreranno nei criteri. Inoltre, non c’è certezza nei tempi e nelle modalità dei risarcimenti”.
Viarenghi denuncia anche il paradosso della normativa. «Chi pulisce un fosso rischia una denuncia penale, mentre gli alvei dei fiumi sono pieni di ghiaia che nessuno rimuove. Intanto i campi degli agricoltori vengono scavati per estrarre ghiaia. È una situazione insostenibile”.
Cerutti: “Si passa da alluvione a siccità, senza riserve”
Il vicepresidente Amedeo Cerutti sottolinea il rischio economico. “Molte aziende si trovano in zone isolate e fragili, e sono le prime a pagare il prezzo del dissesto idrogeologico. Il problema è anche la mancanza di bacini di raccolta dell’acqua piovana. In pochi mesi si passa da alluvioni a siccità, come già accaduto in passato. Serve una visione strategica e duratura”.
Cia conferma che “è stata convocata una Giunta straordinaria in Regione Piemonte. Ma ora servono azioni concrete: manutenzione dell’idraulica forestale, revisione delle norme sui risarcimenti, interventi per la prevenzione delle esondazioni. È ora di dire basta alle promesse e affrontare finalmente il problema”.