“Zip”: gli scatti di Lucia Bianchi per “Di Schiena” vanno a teatro
OVADA – E’ liberamente tratto da “Di Schiena“, il progetto fotografico creato qualche anno fa da Lucia Bianchi, lo spettacolo “Zip”, in scena al teatro Splendor di via Buffa mercoledì 9 aprile alle 20.30. La serata è organizzata dall’associazione “Arte Viva”. Sul palco le attrici Greta Antonia Barile, Clara Demarchi e Eleonora Trivella daranno voce e corpo a una storia che negli anni ha acceso un fascio di luce sul tema della tolleranza contrapposta alla violenza di genere. I registi sono Enzo Bensi e Marco Gastaldo.
Numerose le associazioni coinvolte nel progetto che hanno contribuito alla diffusione dell’evento sui loro canali social. L’ingresso alla serata è ad offerta, l’incasso netto sarà devoluto all’Associazione Me.Dea che da anni ha attivato un centro antiviolenza. La serata ha il patrocinio del Comune di Ovada. “Nel 2022 mi è venuta l’idea di dare volto corpo e animazione agli scatti delle donne del mio libro- spiega Bianchi- a raccogliere il mio appello Marco Gastaldo ed Enzo Bensi. Hanno aderito al progetto anche il musicista Hackim Bendoumou che mi ha affascinato con il suo stile e l’insegnante di danza Katia Piana di Arteka che avevo già fotografato in un suo saggio”
Tema d’attualità
“Di Schiena” nasce da una frase della scrittrice Margareth Mazzantini “La schiena è la parte che non puoi vederti, quella che lasci agli altri. Sulla schiena pesano i pensieri”. Il sottotitolo dello spettacolo è “Ogni donna ha il suo alfabeto”. “ Non è stato semplice trovare un fil rouge che mettesse in scena i concetti oltre le foto del libro – spiega Gastaldo- Il percorso si snoderà lungo il sentiero tracciato dalle lettere dell’alfabeto; ogni lettera sarà una piccola tappa che evocherà parole, sentimenti, storie ma anche musica, poesia, danza e vicende realmente accadute, come quella di Sibilla Aleramo”.