Macello civico, c’è il progetto esecutivo per il riordino
OVADA – Più vicino l’intervento di riordino dell’ex macello civico di regione Carlovini. Sull’edificio di proprietà comunale da anni in condizioni critiche si erano concentrate le attenzioni della Giunta guidata da Gianfranco Comaschi entrata in possesso delle sue facoltà dopo il voto della scorsa primavera. Ora la stessa Giunta ha approvato lo studio di fattibilità e progetto esecutivo firmati dall’architetto ovadese Nicola Baretto. Nel luglio scorso Palazzo Delfino aveva sbloccato 210 mila euro per fare ogni cosa. Il computo complessivo del progetto ammonta a 145 mila euro.
L’indirizzo, più volte messo nero su bianco, di un riordino della palazzina è spesso rimasto lettera morta nonostante il trascorrere degli anni. Nel frattempo il degrado è avanzato. L’intento primario era quello di avviare i lavori entro la fine dell’anno scorso. Burocrazia e tempi tecnici ci hanno messo lo zampino.
Passi successivi
Già una quindicina di anni fa si parlava della possibilità di utilizzare la palazzina del macello civico per la realizzazione di appartamenti di edilizia popolare. Il progetto vero e proprio non ha mai visto la luce. In una fase successiva è emersa la prospettiva di utilizzare l’area come magazzino dei mezzi e delle attrezzature del comune.
Qualcuno ha espresso dubbi sulla destinazione d’uso per una palazzina realizzata nel tipico stile Liberty in voga all’inizio del XX Secolo che in città può mettere in vetrina altri esempi più in vista come Villa Gabrieli.
L’opera consiste demolizione e allontanamento dei detriti di tutti i fabbricati già crollati e di quelli non più utilizzabili perché fortemente compromessi strutturalmente, sistemazione a piazzale del sedime rimasto libero, recinzione del sito.