Nuovo Pronto Soccorso, c’è il permesso per costruire
OVADA – Porta la data del 21 marzo 2025 il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Ovada per avviare i lavori di riordino del Pronto Soccorso di Ovada. Il provvedimento emesso dall’ufficio tecnico di Palazzo Delfino segue solo di qualche giorno il recente passaggio effettuato in consiglio comunale per approvare le deroghe necessarie. Il cantiere è quello già conosciuto: l’area dedicata all’emergenza dell’Ospedale Civile di via Ruffini cambierà il suo volto nell’ambito dell’operazione portata avanti da Asl Al per l’adeguamento sismico delle strutture sanitarie della Provincia. L’azienda sanitaria è chiamata a mettere a frutto il contributo da 4.5 milioni di euro sbloccato dal Pnrr.
Dell’operazione si parla dall’agosto scorso, giorno della visita nel presidio sanitario di Luigi Vercellino, all’epoca ancora alla guida dell’Asl. La prospettiva si era evidenziata nelle settimane precedenti con l’approvazione in tempi record della variante urbanistica necessaria da parte dello stesso comune di Ovada. Alla ridefinizione di spazi e ambienti del Pronto Soccorso cittadino è condizionata la ben nota questione che riguarda la definizione d’uso per una struttura che ad oggi è aperta per chi arriva con mezzi propri ma non riceve le ambulanze del 118 nemmeno per i codici a più basso indice di complessità.
Teorico e pratico
La svolta per il Pronto Soccorso di Ovada si manifestò in due momento distinti. Nel 2012 il declassamento con l’allontanamento dei due anestesisti reperibili. Nel 2016 una parziale marcia indietro con l’introduzione del concetto di “Ospedale d’area disagiata”. In realtà per il servizio 118 in struttura permane un Punto di Primo Intervento. Il Pronto Soccorso fu chiuso per qualche mese nel 2020, durante la fase più difficile legata all’emergenza del Covid-19. Nei mesi estivi dello stesso anno il reparto fu riaperto sotto il diretto interessamento del reparto di Medicina.
«Da parte nostra – ha chiarito in più di un’occasione il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi – faremo tutto quel che è necessario per accelerare. La riorganizzazione del Pronto Soccorso rappresenta un primo passo importante verso il ritorno delle ambulanze del 118 almeno per i casi meno gravi».