“Cinema di Resistenza”: allo Splendor tre film per celebrare la Liberazione
OVADA – Parte domani sera allo Splendor la rassegna “Cinema di Resistenza”, iniziativa creata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Ovada in collaborazione con la sezione cittadina di Anpi e inserita nel programma concepito per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo nel nostro Paese. In tre serate saranno proposti film che hanno raccontato i vari aspetti della battaglia che si è sviluppata nelle fasi conclusive della seconda guerra mondiale e che anche nel nostro territorio ha vissuto eventi di grande importanza. “Volevamo creare un’iniziativa – chiarisce Sabrina Caneva, assessore alla Cultura – che desse soprattutto ai più giovani la possibilità di conoscere e affrontare temi fondamentali che hanno portato alla nascita del paese che conosciamo oggi”.
L’ingresso a ogni proiezione sarà gratuito per ogni spettatore sotto i 25 anni. Il prezzo del biglietto intero è invece fissato a 5 euro. La rassegna è inserita nell’ambito di un programma più ampio che prevede celebrazioni ufficiali, momenti di spettacolo, mostre e iniziative pubbliche.
Dettaglio complessivo
“Cinema di Resistenza” parte giovedì 20 marzo, dalle 21. Nell’occasione sarà proiettato “La notte di San Lorenzo”, girato dai fratelli Paolo e Emilio Taviani nel 1982. Si tratta di un affresco della campagna toscana nell’agosto 1944. Tutto ruota attorno alle vicende realmente vissute dal paese di San Miniato, teatro di eventi fondamentali tra Resistenza Partigiana e reazioni delle truppe tedesche per mantenere il controllo dell’area.
Mercoledì 2 aprile, alla stessa ora, sarà proiettata la versione restaurata di “Roma Città Aperta”, il capolavoro neorealista di Roberto Rossellini con Anna Magnani. Girato nel 1945, il film fa parte della “Trilogia della guerra antifascista” che comprende anche “Paisà” e “Germania anno zero”. Il film, che doveva intitolarsi “Storie di ieri” nasce come documentario sulla vita di don Giuseppe Morosini. La scena centrale del film, con la corsa e l’uccisione di Pina rappresenta una delle sequenze più celebri del neorealismo, nonché una delle più famose della storia del cinema italiano.
Giovedì 10 aprile sarà infine proiettato “Il partigiano Johnny”, diretto nel 2000 da Guido Chiesa e tratto dal capolavoro letterario di Beppe Fenoglio. Il film è particolarmente caro agli ovadesi per due aspetti: la presenza di due attori del territorio come Franco Ravera, scomparso qualche anno fa, e Fausto Paravidino, e la presenza nella parte iniziale di un paio di immagini girate in città tra piazza Castello e la salita che porta in via Roma. Il protagonista del film nell’estate 1943 diserta dall’esercito e torna a casa. Inizialmente rifugiatosi in una villa in collina, dove si dedica ai suoi studi, dopo la morte di un amico decide di agire in prima persona, lascia quindi la città e si aggrega alla prima formazione partigiana.