Enoturismo, la città al lavoro per cogliere un’opportunità in crescita
OVADA – Ovada punta forte sullo sviluppo dell’enoturismo. La bozza delle linee d’azione da sviluppare nei prossimi anni è contenuta nel progetto nato per coinvolgere le cantine del territorio elaborato da Enoteca Italiana Siena, la fondazione che nella giornata di ieri ha organizzato nell’aula magna dell’Istituto Barletti di via Voltri il convegno “L’impatto dell’enoturismo su imprese e territorio – Il Piemonte”. E dagli interventi che si sono susseguiti è emersa la grande importanza di salire sul treno di un settore che, a dispetto di consumi di vino sempre in calo, sta mostrando di anno in anno una tendenza alla crescita incoraggiante e consolidata.
“Il vino – ha sottolineato il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi – è sicuramente un tratto della nostra cultura e della nostra identità. Abbiamo un territorio di grande importanza e bellezza. Valorizzarlo è essenziale”. Sullo sfondo quel Monferrato che negli ultimi anni ha fatto riscontrare flussi turistici sempre più interessanti. Una rivoluzione sottotraccia che in molti hanno colto andando a creare le loro piccole strutture di una ricettività diffusa che sul territorio in questi anni ha fatto crescere in modo sensibile la disponibilità di posti letto.
Il convegno è organizzato da Fondazione Enoteca Italiana Siena, Regione Piemonte, Comune di Ovada, Città del Vino, Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, Ismea, Alexala, Consorzio Ovada DOCG, Gran Monferrato e l'Istituto di Istruzione Superiore Barletti di Ovada.
Abitudini e desideri
Chi viaggia ha sempre più il desiderio di concedersi un’esperienza di enoturismo. Visitare una cantina significa entrare della porta principale all’interno del territorio che la ospita tra storia, tradizioni e attualità. “Questa esigenza – ha spiegato Gian Marco Centinaio, attuale vice presidente del Senato e autore della legge sull’enoturismo nel 2019 – mi è parsa chiara già quando da operatore del turismo organizzavo tour per gli italiani in Sudafrica, California, Cile e Nuova Zelanda. L’Italia è un paese che può vivere di turismi. E’ la nostra grande ricchezza. Il filone legato al vino è sicuramente una delle opportunità più interessanti”.
A sottolineare come le presenze da questo punto di vista siano in crescita in tutta la provincia è stato Roberto Cava, presidente di Alexala: “Nell’ultimo anno la nostra agenzia ha creato 77 pacchetti turistici legati al nostro territorio. Le suggestioni sono tante, il vino è una di queste. Il 59% dei visitatori arrivano dall’Italia, gli altri sono stranieri. La Provincia però difetta ancora di riconoscibilità. Servirebbe un nome che fungesse da richiamo immediato”.