Geirino, il comune chiede a Servizi Sportivi di restituire il contributo
OVADA – Geirino, il rischio concreto è quello di un braccio di ferro tra Comune di Ovada e Servizi Sportivi, la cooperativa che ha gestito il centro di regione Carlovini fino alla scorsa primavera. Palazzo Delfino ha infatti incaricato un legale per seguire la vicenda della richiesta di restituzione del contributo da 100 mila euro trasferito lo scorso anno nelle casse della cooperativa come prima porzione dell’indennizzo previsto per la cessione anticipata della piscina. La stessa Servizi Sportivi avrebbe dovuto procedere al ripristino dell’area danneggiata dall’alluvione del 2021. La riparazione non è stata però portata a termine. L’impianto è stato aperto in versione estiva ma è tutt’ora inutilizzabile in versione invernale.
Nel maggio 2024 una delibera approvata dalla Giunta poi decaduta aveva chiesto indietro i 100 mila euro facendo scattare il «grave inadempimento». Il professionista incaricato è l’avvocato genovese Riccardo Maoli, già entrato in causa nella fase preliminare dell’accordo intercorso con My Sport, il consorzio che sta gestendo il polisportivo in questi mesi.
Nodo intricato
L’accordo generale tra Comune e Servizi Sportivi precedeva un indennizzo totale di 399 mila euro all’atto della restituzione definitiva dell’impianto costruito tra il 2010 e 2011 su territorio comunale. Nell’occasione Palazzo Delfino si è accollata anche le rate rimanenti dei mutui sottoscritti da Servizi Sportivi. «Non siamo di fronte a nulla di nuovo – ha commentato due giorni fa il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi -Siamo al lavoro con l’obiettivo di lasciarci al più presto alle spalle il frutto delle turbolenze degli ultimi anni».
«Mi sembra superfluo – la replica di Mirco Bottero, presidente di Servizi Sportivi – confermare che mi aspettavo altro. L’unica cosa che mi sento di dire è che ci muoveremo per tutelare gli interessi della cooperativa e dei soci che hanno contributo a creare le condizioni per costruire la piscina».
L’accordo tra Comune (che si accollò anche le rate dei mutui sottoscritti da Servizi Sportivi per costruire l’impianto) e cooperativa fu fortemente contestato da una parte delle opposizioni: “Ovada viva” e Movimento Cinque Stelle parlarono a lungo di un esposto. La cooperativa, formata dalle società sportive della città, ha gettato definitivamente la spugna dopo un impegno trentennale nella gestione nella scorsa primavera.