Ovadese a Centallo per capire se è superato il “mal di trasferta”
Sfida nei quartieri alti della classifica
OVADA – Chiamatelo spareggio playoff, l’Ovadese si confronta con il Centallo per una delle sfide più interessanti della quarta giornata di ritorno del campionato di Eccellenza. Le due squadre arrivano all’appuntamento appaiate a quota 29 punti (c’è anche la Luese Cristo) sul confine che delimita la qualificazione alla fase della stagione in cui giocarsi il salto in Serie D. Per la squadra di Carosio c’è l’occasione di verificare se il “mal di trasferta” sofferto per tutto il girone di andata ha finalmente lasciato spazio a una nuova consapevolezza. Fare punti lontano dal Geirino è una necessità importante dato che il calendario delle gare casalinghe appare pieno di insidie.
Per contro il Centallo ha due caratteristiche che dovrebbe consigliare prudenza. In casa l’atteggiamento dei giocatori cambia e si fa più aggressivo. Ad aiutare un terreno molto diverso dall’ambiente nel quale l’Ovadese è abituata a giocare le sue partite interne. Tutti gli elementi indicano una sfida da prendere con le pinze. Nel girone di andata vinse di misura l’Ovadese con una rete di Costa siglata al termine di una sfida in salita perchè giocata per un’ora in inferiorità numerica per l’espulsione di Mocerino.
Situazioni differenti
Centallo e Ovadese stanno vivendo due situazioni differenti. La squadra di Carosio ha conquistato sette punti nelle prime tre gare del girone di ritorno. Sono bastate due reti di Romei per poi affidarsi al bunker di una difesa per ora apparsa difficilmente scalfibile. Non è iniziato bene invece il 2025 della squadra di casa che ha perso con Luese e Alba e pareggiato con l’Alpignano. L’Ovadese ha lasciato buone sensazioni anche nella partita di domenica scorsa contro l’Acqui in cui la rete non è arrivata.
La settimana è stata utilizzata per provare a recuperare i due infortunati: Mocerino è fermo dalla sfida contro la Pro Villafranca, anche il recupero di Sciutto darebbe maggiori alternative a un allenatore che ha la coperta sempre corta. Ancora squalificato capitan Costa. Per questo l’assetto più probabile è quello utilizzato domenica scorsa con tre difensori, cinque centrocampisti e la coppia di punte.