Cremolina: Confagricoltura premia il progetto di inclusione ovadese
Protagonisti Casa Wallace e Cooperativa Azimut
OVADA – Sarà prodotta all’interno dei laboratori del centro San Giuseppe di via Novi “La Cremolina”, la crema spalmabile alla nocciola nata nell’ambito del progetto “Colline Solidali del Monferrato”. In prima linea c’è Casa Wallace, azienda agricola e ricettiva di Cremolino che ha collaborato con Azimut e Consorzio Servizi Sociali dell’Ovadese. L’obiettivo è dare a tre ragazzi con diversi problemi di disabilità di esprimere le loro potenzialità in un ambito lavorativo reale. La produzione sarà avviata anche grazie al contributo ricevuto dal progetto da Confagricoltura. L’associazione ha infatti promosso il bando “ Coltiviamo Agricoltura Sociale” in collaborazione con Età della Saggezza Onlus e Reale Foundation.
Nella giornata di ieri si è tenuta la cerimonia di consegna ufficiale. Con parte della cifra erogata dal bando è stato acquistato il macchinario che sarà utilizzato per la produzione della crema. Le nocciole sono quelle in arrivo dagli alberi collocati all’interno dei terreni di Casa Wallace. Il premio è stato consegnato a Claudio Cepollina, titolare dell’azienda, e Giuseppe Bosco, per la cooperativa sociale Azimut.
Operazione articolata
“La Cremolina” è un vecchio progetto ora ripartito con una spinta nuova e in chiave inclusiva. Le attività prevedono la cura del noccioleto, il laboratorio per la produzione. Nella fase iniziale i beneficiari realizzeranno tirocini di formazione. In seguito si andrà alla ricerca di una vera e propria stabilizzazione.
“L’obiettivo del progetto è decisamente ambizioso – ci dice Claudio Cepollina – ma noi crediamo nelle potenzialità commerciali della nostra crema di nocciole. Si tratta infatti di un prodotto che contiene solo tre ingredienti: 60% nocciole, 10% cacao, 30% zucchero di canna. Le materie prime sono inoltre selezionate in base a criteri di provenienza e di controllo etico della filiera produttiva. Si tratta di caratteristiche uniche rispetto all’offerta presente sul mercato nazionale, il cui valore è arricchito ulteriormente dalla componente sociale del progetto che lo rende possibile”.
“Siamo molto orgogliosi di condividere con Casa Wallace un momento così importante e così ricco di significato. L’agricoltura, attraverso questo progetto, mette in evidenza la propria funzione sociale, ossia la solidarietà, l’integrazione e la valorizzazione delle relazioni”, dichiara Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria.
“Ci complimentiamo con Claudio Cepollina di Casa Wallace per il riconoscimento e per il progetto che non solo è di grande valore sociale, ma contribuisce nel contempo a promuovere una eccellenza del territorio”, commenta Cristina Bagnasco, direttore di Confagricoltura Alessandria.
Alla premiazione, che si è svolta venerdì 31 gennaio a Roma, nella sede di Confagricoltura, erano presenti il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti; Angelo Santori, presidente Senior-l’Età della saggezza Onlus; Luca Rossin, Team leader di Reale Foundation; Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete delle fattorie sociali e docente Master in Agricoltura sociale, Università Tor Vergata, e Andrea De Dominicis, docente dipartimento Scienze Umane – LUMSA. Sono intervenuti all’evento Marco Cerreto, Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Massimo Fiorio, primo firmatario della Legge 141/2015 sull’Agricoltura Sociale, e Antonio Caponetto, capo di Gabinetto del ministro per le Disabilità. Le conclusioni sono state affidate al direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile.
Hanno inoltre partecipato alla cerimonia Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria e Cristina Bagnasco, direttore provinciale di Confagricoltura Alessandria.