Cigno, un 2025 ricco di progetti secondo la linea già tracciata
Attività per la cura della salute
OVADA – Si è ritrovata sabato pomeriggio nella chiesa dei Cappuccini di via Cairoli la comunità che ruota attorno a Fondazione Cigno, l’associazione di volontariato che si occupa di progetti e iniziative a favore dei malati oncologiche e per lo sviluppo di una diffusa cultura della salute e della prevenzione in città. L’occasione del concerto di raccolta fondi offerto dalle Freedom Sisters è stata utilizzata anche per fare il riepilogo di quanto fatto dall’associazione negli ultimi dodici mesi e per illustrare in sintesi gli impegni per i prossimi. Nel contempo si sviluppa il lavoro quotidiano a favore di Villa Gabrieli. Il parco accanto a via Carducci è diventato il centro di alcuni dei progetti che l’associazione ha sviluppato e messo a disposizione del Day Hospital oncologico.
Le attività dei volontari riguardano diverse fasce d’età dai più piccoli agli adulti. L’obiettivo è quello di declinare il concetto di salute con un significato che vada oltre il concetto di assenza di malattia ma che abbracci una più generale qualità della vita.
Visione ampia
Fondazione Cigno ha lanciato a fine 2024 “Ovada in campus”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Alessandria. Saranno gli iscritti alla facoltà di Medicina a svolgere stage formativi presso l’Ospedale Civile di via Ruffini potendo toccare con mano l’organizzazione e la vita dei reparti e dei professionisti. Proseguiranno anche nel 2025 i cicli di attività fisica adattata rivolti a chi ha vissuto un percorso di cura che l’ha portato a superare i suoi problemi ma ha ancora bisogno di riabilitazione ed esercizi per recuperare la funzionalità del suo corpo. Il progetto “Ri.Vi.Ve.Re”, coordinato da Marco Facchino é stato finanziato da Fondazione Social con un contributo da 5 mila euro.
A breve dovrà intanto finalmente partire il progetto del “Camper della salute”, presentato la scorsa primavera con l’obiettivo di portare servizi di sanità territoriale nei paesi del distretto sanitario Acqui – Ovada più lontani da ospedali ed altri centri.