Caritas lancia “Insieme per gli altri”, progetto contro le povertà
Con il bando di Coop Liguria
OVADA – Da mesi i volontari della Caritas di Ovada sono impegnati in prima linea sul fronte delle nuove povertà. Il fenomeno rimane strisciante ma più diffuso di quel che si creda. Ed allora lo strumento per dare una risposta è stato individuato con “Insieme per gli altri”, il progetto elaborato per partecipare al bando avviato da Coop con lo slogan “Un voto, un pasto”. L’opportunità è riservata alle associazioni e alle cooperative senza scopo di lucro con sede Ovada, Novi Ligure e Mondovì, dove Coop Liguria è presente con punti vendita o presidi Soci.
“Stiamo cercando – spiegano dallo sportello dell’associazione di volontariato che ha sede in via Santa Teresa – di creare un’alleanza più ampia, un modo per essere più competitivi con territori più ampi che rappresentano serbatoi potenziali di voti. Il nostro progetto potrà essere votato dai possessori della tessera “Socio Coop”. Si tratta di un modo per essere vicino a chi è in difficoltà in un periodo dell’anno particolare come quello delle feste”. L’associazione potrebbe ricevere fino a 10 mila euro in risorse da destinare in vari modi a chi è in difficoltà
Azioni diverse
Caritas nei mesi scorsi ha organizzato diverse giornate di raccolta di generi alimentari per ovviare alla carenza di invii dal Banco Alimentare. In questo caso le risorse a disposizione sarebbero utilizzate per l’acquisto di tessere a scalare da distribuire agli assistiti selezionati che possano così reperire generi alimentari di prima necessità. In altri casi il cibo potrebbe essere anche acquistato e distribuito ai destinatari. Saranno i volontari di Caritas a individuare la modalità più efficace.
Ad oggi diversi soggetti attivi nel mondo del volontariato a vario titolo hanno aderito alla mobilitazione. Si tratta di Comune, Consorzio Servizi Sociali, Avulss, Movimento per la vita, San Vincenzo, Lions Club, Rotary Club, Fondazione Cigno, associazione Vela. “Il bisogno crescente registrato negli ultimi mesi – chiariscono ancora da Caritas – è quello di acquistare medicine e integratori, spesso presenti anche sui banchi del supermercato, in caso di cure di lungo corso che molti anziani della città devono seguire. Si tratta dell’ultimo risvolto del disagio economico presente in città”.