Piemonte, sanità in crisi? Dubbi sul nuovo Piano Socio Sanitario
Alberto Deambrogio (PRCSE): «Serve un’idea di sistema e trasparenza sui dati. A rischio i più fragili».
CASALE – Cresce la preoccupazione per la situazione della sanità piemontese. Il segretario regionale piemontese del PRCSE Alberto Deambrogio ha espresso dubbi sull’efficacia della proposta dell’Assessore alla Salute, Riboldi, di un nuovo Piano Socio Sanitario Regionale (PSR).
Mancanza di visione e trasparenza
«Si parla di un piano senza un modello chiaro di sistema sanitario – ha dichiarato Deambrogio –. La Regione è priva di dati aggiornati su mortalità, morbosità e risorse disponibili. Le informazioni filtrate alla stampa non sono verificabili, e questo mina la fiducia dei cittadini e degli operatori».
L’accusa principale è l’assenza di una visione strategica: «Finora abbiamo visto solo strumenti gestionali e promesse di nuovi ospedali mai realizzati. Inoltre, la sanità privata continua a espandersi senza un chiaro piano di contenimento».
Disuguaglianze in aumento
Secondo Deambrogio, il nuovo PSR dovrebbe prioritariamente affrontare i bisogni dei più fragili, oggi penalizzati da un sistema incapace di integrare i servizi sanitari con quelli sociali. «Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche, la separazione tra sanità e assistenza sociale è insostenibile», ha aggiunto.
Il rischio maggiore, secondo il segretario PRCSE, è un sistema che seleziona i pazienti in base al potere rivendicativo: «Le risorse scarse rischiano di andare a beneficio dei primi arrivati, lasciando indietro chi ha più bisogno».
La proposta: un piano contro le diseguaglianze
Deambrogio ha concluso con un appello: «Prima ancora di un nuovo PSR, serve un piano per combattere le diseguaglianze nella salute. È indispensabile discutere di priorità e trasparenza, altrimenti le disparità cresceranno e la sanità pubblica perderà ulteriormente di credibilità».
L’invito è rivolto anche all’opposizione e alle istituzioni, per un confronto aperto e costruttivo sulle sfide che attendono la sanità piemontese.