Paola Varese è Cavaliere della Repubblica Italiana
Per il suo contributo nell'ambito del sociale
OVADA – La dottoressa Paola Varese è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il nome dell’oncologa da sempre motore e riferimento del Day Hospital Oncologico dell’Ospedale Civile di Ovada compare nell’elenco dei cittadini italiani raggiunti dall’onorificenza per l’anno 2024. Si è così concluso positivamente un iter avviato nel 2022. L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.”
Il Presidente della Repubblica è il Capo dell’Ordine. L’oncologa non è quindi stata proposta per il suo indiscutibile valore professionale ma per tutto ciò che è stato in grado di promuovere al di fuori dell’ambito ospedaliero, seppur sempre con un obiettivo puntato sul settore sanitario. Si tratta della prima figura dell’Ovadese raggiunta da questo titolo. Ad oggi ancora non si conosce la data della cerimonia per l’ufficializzazione del titolo.
Processo articolato
Il nome di Paola Varese è stato proposto da un comitato che ha voluto così sottolineare tutte le iniziative nate con la sua spinta decisiva. A coordinare e concretizzare l’attività Paolo Lantero, sindaco di Ovada fino a qualche mese fa. “Ci è sembrato un modo – sintetizza l’ex primo cittadino – per riconoscere il giusto valore ad una figura che ha avuto e continua ad avere un’influenza fondamentale nella nostra comunità con la sua attività quotidiana”. La destinataria dell’onorificenza per ora non ha voluto commentare, in rispetto a una linea di basso profilo che l’ha contraddistinta in questi questi anni.
Paola Varese è è Referente Scientifico dell’Associazione Vela e Direttore Scientifico di Fondazione Cigno. Ricopre questa carica anche nell’ambito della Federazione delle Associazione del Volontariato Oncologico che ha contribuito a fondare. Durante la pandemia Covid-19 ha elaborato, assieme ad altri importanti clinici ed in sinergia con i Medici di Famiglia del Distretto Acqui-Ovada, il progetto per la gestione domiciliare dei pazienti denominato “Covi a Casa” (poi diventato Progetto Regionale) ed il relativo servizio di Radiologia domiciliare.
Del comitato che ha portato avanti l’iter fanno parte figure del panorama amministrativo locale dell’Ovadese e della Valle Stura, imprenditori e privati cittadini.