Ex macello civico, il consiglio sblocca i fondi per il recupero
Dopo anni di immobilismo
OVADA – L’ex macello civico è il primo degli edifici di proprietà comunale sul quale partirà un intervento di recupero. La cifra messa a bilancio per l’operazione ammonta a 210 mila euro, la variazione di bilancio approvata la settimana scorsa in consiglio comunale ha sbloccato le risorse. “Si tratta di fondi – chiarisce Gianni Olivieri, assessore al Bilancio del Comune di Ovada – reperite dagli avanzi fatti registrare negli anni precedenti”. La prospettiva, evocata già anni fa in diversi piani triennali per i lavori pubblici, è quella di creare nello spazio di Regione Carlovini, il magazzino comunale. L’indirizzo, più volta messo nero su bianco, è spesso rimasto lettera morta. E così l’edificio che risale ai primi anni del XX secolo oggi è oramai uno scheletro che ha ben poco della sua versione originale.
«Le cifre di cui parliamo – afferma il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi – sono importanti e sono una conferma della nostra intenzione di muoverci su questo capitolo. Sappiamo di esserci dati un obiettivo impegnativo anche per il lavoro che da ora alla fine dell’anno sarà richiesto per produrre gli atti conseguenti».
Tempi stretti
L’intervento per il macello dovrà quindi prendere forma entro la fine dell’anno. Per la palazzina liberty già si parlava della prospettiva, mai in realtà attuata di ricavare nell’area alloggi di edilizia popolare. Una volta sparito dai radar il progetto, la soluzione alternativa è stata individuata, già nelle passate legislature, nella creazione di un magazzino di cui si parla da qualche anno. L’incuria recente, come capitato in altre situazioni ha reso la situazione di fatto non gestibile.
La variazione di bilancio approvata in consiglio ha sbloccato anche la disponibilità di 150 mila euro per gli asfalti della città. Le risorse derivano da un contributo della Regione Piemonte.