Cgil: dall’attivo di zona l’impegno per lavoro, sanità e referendum
La settimana scorsa si è tenuto l’Attivo dei delegati e dei pensionati della Cgil della zona di Novi Ligure e Ovada
NOVI LIGURE — La settimana scorsa si è tenuto l’Attivo dei delegati e dei pensionati della Cgil della zona di Novi Ligure e Ovada. Riceviamo e pubblichiamo dal coordinatore di zona Marco Sali.
Dopo un periodo caldo non solo per le temperature la Cgil riordina le idee e si riorganizza per la stagione prossima a venire. La situazione generale non lascia presagire nulla di buono, ci preoccupano i riflessi della recessione tedesca e la manovra economica che rischia di inficiare su pensioni e sanità solo per citare alcuni tra gli argomenti più sentiti dalle persone. Non ultimo il problema salariale e i rinnovi contrattuali.
L’impegnativo esercizio democratico delle due raccolte firme sui referendum abrogativi riguardanti il mondo del lavoro proposti dalla Cgil e contro l’Autonomia Differenziata ci ha gratificato enormemente perché le firme raccolte sono andate ben oltre l’obiettivo di partenza anche in provincia di Alessandria e sulla zona novese.
Gli apprezzamenti ricevuti dalle persone ci fanno capire di essere sulla strada giusta e per questo, chiusa quella fase, la Cgil Piemonte riparte consultando i propri delegati e pensionati con un quattro attivi di zona a Novi, Casale, Alessandria e Tortona.
Quello di Novi e Ovada ha visto più di 60 partecipanti e numerosi gli interventi della Cgil dei luoghi di lavoro, cioè delegati/lavoratori di tutti i settori come il metalmeccanico, i trasporti e degli apparati pubblici. La giornata si è aperta con la relazione del segretario generale della Cgil Alessandria Franco Armosino dalla quale hanno preso spunto i vari interventi ed è stata coronata dalle importanti conclusioni di Anna Poggio della segreteria della Cgil Piemonte.
L’entusiasmo è alto ed occorrerà tutto per portare avanti oltre alle varie vertenze in corso (vedi ad esempio Acciaierie d’Italia) anche la campagna referendaria poiché ora bisogna trasformare quei milioni di firme in referendum. È importante che la gente comprenda oltre all’impegno messo in campo da delegati e funzionari della Cgil anche l’importanza di un momento di democrazia diretta come il referendum dove gli effetti del voto davvero possono cambiare le cose a partire dal giorno dopo.
La strada è ancora lunga e nel mezzo ci troveremo ancora a difendere sanità pubblica e scuola oltre a tutti i lavoratori delle fabbriche ma il risultato delle campagne estive ci lascia ottimisti. La Cgil è e rimarrà tra la gente e con la gente.
Il coordinatore di zona Marco Sali