L’Ovadese con la Luese vuole prolungare il momento d’oro
Sfida di Coppa Italia
OVADA – L’Ovadese guarda alla vicina sfida di cartello con l’Acqui, in programma domenica all’Ottolenghi, ma affronta la gara di andata del secondo turno di Coppa Italia. Si gioca stasera alle 20.30 sul neutro del Centogrigio di Alessandria contro la Luese Cristo. La scelta della società è dovuta all’impossibilità di giocare in città per mancanza delle luci sul campo di gioco. La squadra di Carosio arriva all’appuntamento dopo la bella affermazione di due settimane fa ottenuta proprio contro l’Acqui. Nella gara del Geirino Romei e compagni si imposero 5-1 ribaltando il 3-1 maturato ad Acqui la settimana prima. Per ammissione di tutti i protagonisti quel successo così rotondo ha fornito al gruppo la spinta per dar vita alla partenza positiva contraddistinta da due vittorie in altrettante giornate di campionato.
L’Ovadese proverà quindi ad andare avanti con i soliti ingredienti: grinta, preparazione della partita. A spiegarlo è stato nei giorni scorsi l’allenatore che ha chiarito l’intenzione di trattare la partita come se fosse un impegno di campionato. La conferma potrà arrivare dalle scelte.
Possibili formazioni
Nelle prima due gare di campionato l’Ovadese ha messo in mostra una rosa più ampia di quanto ipotizzato in un primo momento. Dietro ai titolari scalpitano giocatori che potrebbero fare bene. I due esempi più evidenti sono Campazzo, centrocampista protagonista lo scorso anno e per ora relegato a un ruolo secondario, e Merialdo, l’attaccante che segna ogni volta che entra. E’ successo anche contro l’Acqui due settimane fa. Per questo Carosio deve decidere se provare a dare minuti a chi per ora si è visto meno.
“La squadra sta bene – ha commentato in settimana Marcello Genocchio, centrocampista autore della prima rete della sfida di campionato contro la Pro Villafranca – Siamo un gruppo di amici che però nel momento in cui c’è da lavorare sa farlo duramente”. L’obiettivo è mantenere alto il grado di fiducia alla vigilia di un’altra sfida che ha anche un valore simbolico molto importante. La matricola Ovadese non pensava di arrivarci a punteggio pieno e con quattro lunghezze di vantaggio sui più titolati termali.