L’Ovada docg protagonista a Torino tra tradizione e innovazione
Il Consorzio della sede dell'Ais
OVADA – Tutto esaurito per l’Ovada docg. Grande interesse per i vini del territorio nell’ambito dell’evento organizzato in collaborazione dal Consorzio di Tutela e da Ais Piemonte. Una vetrina alla quale si sono affacciati 19 produttori che hanno presentato le loro etichette, raccontato il territorio attraverso il vino che ne rappresenta l’identità più profonda. “Siamo contenti – spiega Daniele Oddone e Italo Danielli, presidente e vice presidente del Consorzio – Sia la masterclass che le degustazioni hanno fatto il pieno. Il lavoro di preparazione è stato impegnativo ma il riscontro si è rivelato molto positivo”.
Due le chiavi scelte per l’evento: un momento di approfondimento e un viaggio creato con l’affiancamento ai vini francesi del territorio del del Beaujolais. Le degustazioni sono state accompagnate dai piatti preparata da Federico Ferrari, chef di Mire Puà a Cremolino. La seconda Masterclass, aperta al pubblico, ha avuto lo scopo di mostrare le caratteristiche di invecchiamento della denominazione, grazie alla degustazione di otto etichette di diverse annate.
Piatto ricco
L’Ovada è quindi stato affiancato a un prodotto di grande prestigio e identità. Una comparazione inedita creata per sfatare alcuni dei miti più ricorrenti a proposito dell’uva Dolcetto. Il Consorzio è sbarcato a Torino, mercato da sempre difficile per i vini del territorio, dopo le vetrine avute nel 2024 tra Milano e Roma.
“La nostra denominazione – proseguono Oddone e Danielli – vuole ampliare i suoi orizzonti. Eventi come questi fanno parte di un percorso sviluppato in questi anni per far conoscere i nostri vini”.