Strada del Turchino, intervento in settembre. Ma non c’è una data
Per eliminare il senso unico alternato
OVADA – Non c’è ancora una data per l’avvio dei lavori previsti sulla strada 456 del Turchino per l’eliminazione del restringimento tuttora in essere nel centro abitato di frazione Gnocchetto. La questione, sempre d’attualità, è tornata sotto gli occhi di tutti due giorni fra a fronte del maxi ingorgo generato nella piccola propaggine di Ovada al confine tra Piemonte e Liguria per la chiusura del tratto di A26 compreso tra Masone e la nostra città. Un fiume di auto e mezzi si è riversato sulla viabilità ordinaria. La corsia unica applicata nel punto teatro qualche mese fa di un nuovo distacco di pietre e detriti ha contribuito a creare problemi in un quadro già molto precario.
L’annuncio della conclusione della frase di progettazione dell’intervento da parte di Anas era arrivato all’inizio di agosto su sollecitazione dei sindaci della Valle Stura. Ma da quel momento non è arrivata un’ulteriore indicazione sui tempi e le modalità di esecuzione dei lavori. L’area è quella tristemente nota e chiusa per quasi due anni tra il 2020 e il 2022, anno in cui è stato sancito il passaggio di competenze tra la Provincia di Alessandria e Anas.
Prime ipotesi
La viabilità sulla strada del Turchino vive da tempo un momento difficile. Il semaforo collocato sulla strada genera lunghe code nelle ore di maggiori spostamenti tra la Valle Stura e il basso Piemonte. Lo spostamento tra le due realtà è complicato anche dalla presenza di tre passaggi a livello.
Nel dettaglio dovrebbe essere prevista l’installazione di nuove reti paramassi rispetto a quelle già collocate due anni fa dall’impresa Alta Via incaricata della prima fase dei lavori. Nel contempo è prevista una nuova opera di disgaggio, secondo le indicazioni fornite dopo il sopralluogo dei rocciatori convocati da Anas, e un’ulteriore eliminazione dei detriti instabili presenti nell’area.
La scorsa primavera una serie di pesanti pietre era piovuta sulla sede stradale. Per fortuna in quel momento non passavano veicoli. A chiedere da tempo un intervento complessivo sono i sindaci della Valle Stura preoccupati delle ripercussioni determinate dal semi isolamento dei loro territori. L’attuale condizione è un problema anche per i residenti che spesso nelle ultime settimane hanno visto la via principale della frazione congestionata da auto e mezzi pesanti.