Molare, il Fai presenta l’arte di Franco Ivaldi detto “Il muto”
Con l'esperto Franco Boggero
MOLARE – Un viaggio approfondito attraverso l’anima medievale di Molare e il valore della sua architettura a sfondo religioso. A proporlo è il gruppo Fai di Ovada da sempre impegnato, non solo nella valorizzazione di quanto è custodito nel centro zona, ma per divulgare la bellezza presente su tutto il territorio. L’appuntamento è in calendario per sabato 31 agosto, dalle 16.00. “La Molare medievale del ‘receptum’ e la parrocchiale sette-ottocentesca” il tema portante del percorso che si concentrerà in particolare sull’arte di Pietro Ivaldi, pittore più noto con lo pseudonimo de “Il muto”.
Cicerone d’eccezione per l’occasione sarà Franco Boggero, storico dell’arte, scrittore e apprezzato musicista sempre attivo con tante iniziative e da molti anni partner del gruppo Fai di Ovada. Per la partecipazione è richiesta la prenotazione. Le informazioni necessari sulla pagina Facebook del gruppo.
Opportunità importante
Il gruppo Fai di Ovada torna a Molare a un anno di distanza dall’evento organizzato per raccontare la Pieve del paese e l’area del torrente così ricca di storia e fascino. Pietro Ivaldi detto il Muto nacque a Ponzone nel 1810. Pietro, che fin da giovane aveva mostrato una grande inclinazione alla pittura, frequenta e riceve un’educazione artistica decisamente neoclassica. La produzione dei fratelli Ivaldi, e della loro bottega d’arte, fu vastissima: il Duomo e il santuario della Madonnina di Acqui, la chiesa parrocchiale dell’Assunta di Ovada, la parrocchiale di Nostra Signora della Neve e il santuario delle Rocche di Molare tra i più importanti luoghi di culto impreziositi dalla loro abilità.
“La sua produzione artistica è stata di una fecondità sorprendente e si è adattata con naturalezza alle diverse circostanze progettuali”, dicono gli storici.