Via Libera, il Consorzio pensa a trasporti solidali per chi è ai margini
Tra il centro zona e i paesi
OVADA – Rappresenta il primo embrione di una rete più strutturata di trasporti a disposizione delle fasce più fragili della popolazione il progetto “Via libera”. A presentarlo, di recente, è stato il Consorzio Servizi Sociali che per raggiungere l’obiettivo si è mosso in collaborazione con realtà importanti del volontariato attive sul territorio. Il contesto è quello di un tavolo tecnico che si è sviluppato tra dicembre 2023 e gennaio 2024 sul tema della gestione di una popolazione in progressivo invecchiamento per evitare il ricorso alla casa di riposo. Un supporto non solo per la città ma per tutto l’Ovadese.
Rete da amplicare
«Abbiamo avviato – chiarisce Gianni Zillante, direttore dell’ente che ha sede in via XXV aprile – una fase di coprogettazione. L’obiettivo ultimo è l’installazione di un progetto di trasporto sociale e solidale. Il Consorzio sta affrontando l’acquisto di un mezzo (un Toyota Proace da quattro posti più uno attrezzato anche per i disabili ndr). Il servizio sarà a disposizione dall’estate per chi è già inserito nella nostra rete assistenziale».
Tra gli attori coinvolti Fondazione Cigno (che metterà a disposizione del coordinamento un volontario), Vela e in un secondo la Croce Verde Ovadese. Ad esse si aggiungono Anteas e Auser. Le risorse a disposizione derivano da quanto sbloccato, a fini assistenziali, dal Pnrr. «L’interazione con la Croce Verde – prosegue Zillante – diventa fondamentale anche e soprattutto per delimitare i confini dell’iniziativa. Il progetto infatti non prevede trasporti di tipo sanitario, ma di tipo sociale».