Giardini delle Poste, il recupero fa parte di un progetto più ampio
Evocato con le linee programmatiche
OVADA – Le polemiche sui giardini accanto alla sede delle Poste sono ricorrenti in città. Le condizioni di sporcizia e degrado perdurano da anni, sembra impossibile individuare una soluzione definitiva per un’area nella quale i genitori non amano portare i loro bambini. Riguarda però quattro spazi, inseriti in un ambito più ampio, da sempre utilizzati dai ragazzi per il gioco libero il piano di recupero che l’amministrazione comunale intende sviluppare nei prossimi mesi. L’indicazione è stata fornita nel corso dell’ultimo consiglio comunale nell’ambito della presentazione delle linee programmatiche previste per il periodo 2024-2029.
Linee guida che, negli intendimenti, dovrebbero portare a una città più gradevole e fruibili per tutte le fase della popolazione, in particolare i più giovani che sembrano aver rinunciato all’abitudine del gioco libero che ha sempre contraddistinto quella fase della vita.
Ricerca di fondi
Nel dettaglio gli occhi sono puntati sui campi in strada Leonessa, all’interno del quartiere di Nuova Costa, della stazione di Molare e, come detto, dei giardini della Poste. «Vogliamo riqualificare – chiarisce il vice sindaco, Mario Esposito, che si occupa anche di Urbanistica – quattro punti negli anni passati molto frequentati. Si tratta di un gesto di attenzione nei confronti delle fasce più giovani della popolazione».
Per quest’ultima area l’amministrazione aveva tentato la carta dei bandi sulla rigenerazione urbana messi a disposizione dal Pnrr. Il progetto presentato avrebbe dovuto attrarre fondi da utilizzare anche per la riqualificazione dell’area oltre lo Stura dell’ex frantoio Gentile. Il progetto, che coinvolgeva anche i comuni di Tagliolo, Molare e Montaldo, fu ammesso ma non realmente finanziato. La richiesta ammontava a 5 milioni di euro. «Vedremo – conclude Esposito – se ci sarà l’opportunità di riavviare quel discorso, altrimenti cercheremo altre opportunità. In questo momento la città offre solo spazi a pagamento. E questa è un situazione che vogliamo superare».