Paolo Alpa, la scrittura in mille forme dal romanzo al testo web
Creatore di contenuti tra libri e pagine internet
OVADA – Paolo Alpa è creatore di contenuti per il web, gestisce il marketing digitale per l’Enoteca Regionale di Ovada, è stato cuoco che alla cucina e alle sue ricette nate da creatività, passione e sperimentazione tra i fornelli ha dedicato un blog temporaneamente sospeso per seguire altri progetti. «Scrivere – dice – è una sorta di connessione con il potenziale lettore». Ma soprattutto Alpa è romanziere.
Il suo primo libro “Le rondini e l’alchimista” è nato grazie al sostegno generato dal passaparola di chi aveva letto le bozze preliminari. Il secondo lavoro è in fase di gestazione avanzata.
«Si dice – prosegue – che saper scrivere è meno importante rispetto al passato. Ma anche per produrre contenuti multimediali e video di valore questa capacità è fondamentale».
Atmosfere famigliari
Il punto d’osservazione di Paolo Alpa è quello di un ex ragazzo (36 anni) partito da Molare e innamorato del Monferrato. “Le rondini e l’alchimista” è intriso di atmosfere tipiche della porzione di Appennino che degrada verso la Liguria.
Le vicende di quattro adolescenti amici molto uniti affondano le loro radici nel contesto culturale e di storia del XX secolo dell’area. E dire che il percorso è iniziato da un punto di partenza apparentemente lontano.
«Suonavo – spiega – in un gruppo dall’ispirazione punk-rock. In quel contesto ho iniziato a sviluppare una propensione e un interesse che avevo già».
Il suo libro d’esordio riproduce atmosfere tipiche di Stephen King, è il chiaro prodotto di chi negli anni ha divorato libri di ogni tipo, sviluppando facilità di espressione e di accompagnare ai fatti narrati immagini che catturino l’immaginario del lettore. «Se io scrivo oggi è come se mettessi a disposizione una parte del mio modo di essere per un lettore che potrebbe imbattersi nel mio libro tra qualche anno. Rimane una fotografia del momento in cui quella pagina è stata creata».
Bistrot letterario
Tra le pagine web del suo blog letteratura e cibo divengono un unico argomento, pressoché inscindibile. Il racconto della “zuppa povera” è un omaggio a Victor Hugo e al suo “I miserabili”: gli ingredienti della ricetta si mischiano alle vicende del protagonista alla ricerca di una nuova collocazione nel mondo dopo essere uscito di galera.
Dracula, il vampiro più famoso della letteratura, è raccontato attraverso le ricette tradizionali dei luoghi in cui li libro è ambientato: la mamaliga, una farinata di gran turco utilizzata per la prima colazione, e l’impletata, una melanzana ripiena tipica di questi luoghi.
La pausa di riflessione sul web è iniziata per la necessità di tirare le fila del secondo romanzo. «Non posso dire moltissimo – conclude l’autore – Posso solo anticipare che c’è uno chef che si troverà a fare i conti con una situazione molto particolare. Le zone in cui la storia si sviluppa sono sempre molto vicine a noi». Alpa vorrebbe individuare una casa editrice per un metodo di pubblicazione più tradizionale.
«La ricerca di risorse per il primo mi ha dato grande soddisfazione ma è stata anche molto impegnativa. Per questo spero presto in una fumata bianca». Un video di Instagram riassume questa fase: Alpa dialoga con se stesso sulle difficoltà che un autore in cerca di affermazione deve affrontare.