Alessio Olivieri, la promessa del tambass è diventato uomo da scudetto
Da Carpeneto ai vertici del gioco a muro
CARPENETO – C’è rimasto Alessio Olivieri a tenere alto nel tamburello il vessillo di un territorio che ha sempre amato lo sport maggiore vessillo delle sfide tra i borghi e i campanili del Piemonte. E il “ragazzo” partito da Carpeneto è diventato grande arrivando alla conquista dello scudetto a muro con il Grazzano, squadra che come nessun’altra ha saputo segnare la disciplina. Olivieri forma un quintetto straordinario con Vittorio Fracchia, Elia Volpe, Mattia Musso e Samuele Carpignano. «La stagione è stata davvero entusiasmante – spiega Olivieri – perchè sono tornato in quella che per me è sempre stata una famiglia. Sapevo di potermi esprimere al meglio in quel contesto e così è stato».
D’altronde le premesse c’erano tutte. Olivieri è stato miglior giocatore under 23 nel 2022, la sua crescita in questi anni è stata costante. Ad applaudirlo oltre ai tifosi della squadra più vincente degli ultimi anni anche tanti appassionati di tamburello che in questi mesi lo hanno seguito a parziale compensazione del vuoto lasciato sul territorio dalla scomparsa ad alti livelli del Cremolino.
Contributo importante
E dire che Alessio Olivieri (classe 2000) era chiamato a raccogliere un testimone importante da Maurizio Marello, protagonista per molti anni. Lo stesso giocatore aveva già vinto due campionati ma nel ruolo di terzino (2018 e 2019). Quello di quest’anno rappresenta una vera consacrazione. “Siamo partiti con un po’ di scetticismo – prosegue Olivieri – l’ho percepito. Ma sono riuscito a viverla nel modo migliore. Il campionato parla da sè: siamo riusciti a ingranare anche perchè ho percepito la stima e la fiducia da parte di chi mi sta attorno”.
Olivieri qualche anno fa su inserito all’interno di “Sportissima”, il concorso ideato dal settimanale “l’ovadese” per raccontare le figure di giovani atleti del territorio. Assieme a lui anche Francesco Meloni e Iris Baretto.
Graziano Foglia è il dirigente che ha scelto di puntare su Olivieri per completare un lavoro fatto sui giovani in questi anni. «Fondamentale». Il lavoro di preparazione è iniziato un anno prima con un preparatore personale. Da gennaio il lavoro di squadra. «Fatica e impegno sono stati grandi». Olivieri si è alternato tra gli ultimi esami in vista della Laurea in Amministrazione e Marketing e il praticantato nello studio Baldizzone a Ovada. «Quando per la finale è stato sorteggiato il campo di Vignale l’ho preso come un segno perchè li avevo vinto l’ultimo campionato». Il risultato contro il Portacomaro (19-6) dice tutto.