Silvano, comunità orgogliosa per il recupero delle tele alla Pieve
Promosso dal circolo "Ir Bagiu"
SILVANO D’ORBA – Tante persone hanno voluto toccare con mano il restauro delle prime due tele recuperate a Silvano d’Orba nell’ambito del progetto di recupero e valorizzazione delle opere contenute all’interno della chiesa di stante il maltempo, è stato presentato il lavoro di restauro dei primi due quadri della chiesa “Nostra Signora della Neve” della Pieve del paese. L’ingegner Giampiero Pesce, a nome della comunità della Pieve e membro attivo del Circolo Culturale “Ir Bagiu” ha introdotto la serata spiegando il perché di questa iniziativa:
«La mia generazione è stata la prima a poter scegliere cosa fare del proprio futuro – ha chiarito – Io, come tanti della Pieve, sono figlio di contadini. E, da sempre, il figlio di un contadino faceva il contadino. Noi no. Noi abbiamo avuto il lusso di poter scegliere cosa fare. Ma non abbiamo perso una cosa: l’attaccamento alla Pieve, al suo borgo, alla sua chiesa. Ci siamo chiesti, dunque, cosa potevamo lasciare a futuro ricordo per le generazioni venture? La stabilità della chiesa è stata curata dal Parroco Monsignor Alessandro Cazzulo, quindi a noi rimaneva altro, come il recupero dei dipinti. Il primo documento ufficiale che riporta la menzione della chiesa della Pieve è del 1037, dell’allora Vescovo di Tortona. Quindi nel 2037 festeggeremo il primo millennio di questa importante chiesa.»
Giampiero Pesce ha poi ringraziato, in particolar modo: in primis la comunità della Pieve e il Circolo Culturale “Ir Bagiu” per la loro fattiva collaborazione; quindi il Parroco Monsignor Alessandro Cazzulo, il Vescovo Guido Marini e tutta la Curia Vescovile per l’appoggio fornito, la Dottoressa Lelia Rozzo, responsabile dell’ufficio beni culturali della Diocesi di Tortona, le Fondazioni CR Torino e CR Alessandria per il contributo e la Dottoressa Francesca Regoli, restauratrice.
Coinvolgimento ampio
«Progetto ambizioso – hanno poi ricordato alcuni soci del Bagiu di Silvano – per costi ed energie, soprattutto per una piccola realtà come Silvano, e ancor più per una piccolissima comunità come quella della Frazione Pieve. Eppure il lavoro di squadra c’è, così come c’è la volontà di fare: tutti assieme, ognuno con le sue competenze, le sue energie e il suo tempo. E c’è anche una buona stella che da lassù ci aiuta: perché il ricevere un aiuto concreto da due fondazioni – la Fondazione CR Torino e la Fondazione CR Alessandria – non era affatto scontato.
Se si pensa», hanno poi continuato i soci del Circolo, «a quanto abbiamo realizzato come Circolo “Ir Bagiu” nei nostri, ques’anno, tren’anni di attività, siamo onorati e un pizzico orgogliosi per quanto realizzato. Non molti paesi possono vantare un’Associazione attiva come quella del nostro Circolo; a volte anche i grandi centri zona fanno fatica a trovare persone che si impegnano così, con energia e testardaggine, per poter realizzare pochi, ma buoni e dignitosi progetti. E, tra gli ultimi, il poter contribuire attivamente alla riuscita di questo restauro, per il quale l’impegno non è finito. Altri sei quadri rimangono ancora da fare, più la lunetta posteriore all’altare, dove compare il dipinto del miracolo della “Madonna della Neve” del 5 agosto 352, sul colle Esquilino di Roma» Sono stati quindi ricordati grandi risultati del Circolo, così come sono stati ricordati alcuni dei soci scomparsi, come il fondatore Sergio Basso, quindi Pierfranco Romero e Elio Robbiano, che tanto hanno scritto e contribuito alle imprese del Circolo “Ir Bagiu”.
Monsignor Alessandro Cazzulo, parroco di Silvano d’Orba, ha invece ricordato gli interventi effettuati sulla chiesa della Pieve negli ultimi trent’anni, soprattutto dopo il terremoto del 2003, che ha portato con sé molti danni alla chiesa. Provvidenziale l’intervento dell’allora Sindaco di Incisa Scapaccino, dell’allora (e attuale) Sindaco di Silvano d’Orba e della Curia Vescovile di Tortona, ma anche di alcune “gente di buon cuore”, che con il loro interessamento e aiuto concreto hanno permesso la messa in sicurezza e la ristrutturazione della chiesa. In particolare, Monsignor Alessandro Cazzulo ha voluto ringraziare l’architetto Michele Dellaria, suo fratello geometra Silvio Dellaria e l’impresa Edile Edilcasa di Coco Ilario e Leonardo che hanno poi eseguito i lavori di ripristino post terremoto 2003.
Anche il Sindaco Giuseppe Coco, già sindaco nel 2003, ha ricordato alcuni momenti post-terremoto. Ha fatto poi un plauso alla Comunità della Pieve, al Circolo “Ir Bagiu”, a Monsignor Alessandro Cazzulo e a tutta la Curia Vescovile per aver creduto e iniziato a realizzare questo progetto davvero notevole e – quasi – immane per un piccola realtà.
E’ stata quindi la volta della relatrice ufficiale, la dottoressa Francesca Regoli. Con l’aiuto di alcune fotografie scattata prima, durante e a fine restauro, ha spiegato nello specifico i dettagli del lavoro svolto. Grande importanza è stata data al precedente stato di conservazione delle tele. La “Madonna con Bambino” – il quadro dell’altare – era oltremodo rovinato e presentava in più punti lacerazioni e parti mancanti del colore. È stato quindi necessario un lavoro eccezionale per il recupero del dipinto. L’altro quadro, ovvero l’”Assunzione di Maria Vergine”, era messo leggermente meglio, sebbene presentasse anch’esso due grandi lacerazioni verticali. In più, anche il legno della cornice presentava anomalie tali da richiedere un intervento di recupero.
Infine, Antonella Grazio e Giampiero Pesce, hanno voluto ringraziare, oltre alle due Fondazioni CRT e CRAL per il loro contributo, anche tutti i privati che hanno già dato, o che si sono impegnati di dare un loro piccolo o grande contributo, al fine della realizzazione di questo non comune lavoro.