Ovada: Romagnolo, una serata per parlare del Premio Strega
L'appuntamento è per martedì 6 agosto nei giardini della scuola di musica
OVADA – La città celebra Raffaella Romagnolo. Il suo libro aggiustare l’universo è stato protagonista nella serata finale del “Premio Strega” andata in scena qualche settimana fa. Si intitola “Raffaella Romagnolo racconta il suo Premio Strega” la serata organizzata da assessorato alla Cultura del Comune di Ovada e Enoteca Regionale.
L’appuntamento è per martedì 6 agosto presso i giardini della scuola di musica accanto a via San Paolo. Sarà un dialogo aperto sull’ultimo anno vissuto dalla scrittrice ovadese impegnata nello “Strega tour”, l’iniziativa che ha portato gli scrittori finalisti in 39 borghi del nostro Paese per presentare i loro lavori. “Aggiustare l’universo” è il libro che intreccia la narrativa alla ricostruzione storica del periodo vissuto da Ovada alla fine della seconda guerra mondiale.
Romagnolo ha inaugurato questo filone con “Destino” e l’ha portato avanti anche “Di luce propria”, il romanzo uscito qualche anno dopo. La finale del 2024 è stata la seconda apparizione sul massimo proscenio letterario italiano. Nel 2015 Romagnolo arrivò all’appuntamento con “La figlia sbagliata”.
Temi e dialogo
Romagnolo ha scritto un libro sulla scuola nella sua veste di insegnante alle superiori. “Ho pensato che si trattasse di ricostruire le basi della società in un momento in cui l’allontanamento determinato dal Covid-19 era stato molto pesante”. Il romanzo è infatti nato tra 2020 e 2021. Nel corso della serata la scrittrice dialogherà con Sabrina Caneva, assessore alla Cultura del Comune di Ovada, e Mario Arosio, presidente dell’Enoteca Regionale. “Un’occasione – dichiara Sabrina Caneva – anche per festeggiare e condividere tutti insieme i successi di Raffaella che, con grande orgoglio, sentiamo un po’ anche “nostri”.
Tanti gli ovadesi che hanno seguito la serata finale in diretta su Rai3 con la speranza di festeggiare un successo ovadese. Romagnolo nel suo curriculum ha anche la vittoria al premio “Campiello Natura” ottenuto con “Il cedro del Libano”.