Operatore Grafico, tre storie di successo alla Casa di Carità
Tre studentesse molto brillanti
OVADA – Grafico o meccanico. Si sono conclusi anche gli esami sviluppati al centro di formazione della Casa di Carità. Tra le aule e i laboratori di via Gramsci si sviluppano storie in cui ragazzi e ragazze trovano il modo di seguire le loro propensioni, sviluppare a pieno le loro potenzialità. C’è chi al termine del ciclo di studi, con l’ottenimento della qualifica, è pronto per andare a lavorare, chi invece può proseguire per approfondire le conoscenze nell’indirizzo che ha scelto. «I ragazzi – spiega la direttrice, Raffaella Pastorino – in diversi casi decidono di proseguire i loro studio. Le scuole con le quali collaboriamo li inseriscono in modo che possano andare avanti». Lezioni teoriche, sessioni in laboratorio e stage si alternano nelle giornate e contribuiscono alla preparazione complessiva che diventa bagaglio di ogni alunno.
«Da qualche anno lavoriamo alla proposta formativa con un’ottica diversa e più improntata al mondo del lavoro. Comunichiamo con le famiglie e proviamo a presentare le nostre iniziative e coinvolgiamo anche i docenti. Questo può essere il segreto del risultato molto soddisfacente in termini di iscrizioni con un cambio di percezione della nostra realtà». Il responsabile Emilio Nervi parla dell’orizzonte immediato dei nuovi corsi: 21 iscrizioni all’indirizzo Grafico, 19 per quello Tecnico. Le operazioni inizieranno con il nuovo anno scolastico.
Aspetti creativi
Federica Testa ha 17 anni e ha da poco terminato il corso di operatore grafico. «Ho scelto questa opzione – racconta – perché mi è piaciuta da subito molto la parte legata alle immagini e al montaggio dei video. In generale volevo indirizzarmi verso un ambito creativo». Nell’immediato però l’idea è di rimanere a scuola e raggiungere il traguardo della maturità. La scelta è già stata effettuata, è ricaduta sull’Istituto di istruzione superiore Migliara di Alessandria. «Voglio specializzarmi – prosegue – All’esame ho tratto beneficio anche dallo stage effettuato all’interno dello Studio Stecher: in particolare mi sono occupato della realizzazione di piscine del loro arredamento. Un percorso molto stimolate».
Federica Caneri, 16 anni, guarda invece verso Genova: il suo futuro scolastico è affidato all’Istituto Ruffini dove proseguirà in ambito grafico. Dei lei su queste pagine abbiamo già parlato qualche mese fa dopo la vittoria della borsa di studio messa a disposizione da Hydrotech, l’azienda di cantieristica presente in città. «Volevo mettermi in ballo – spiega – in un ambito creativo. Devo dire che ho trovato l’ambiente molto stimolante e sono contenta di essere arrivata fino a questo punto». Nei mesi scorsi lo stage si è sviluppato attraverso Crea Graphic Design, l’azienda del settore presente in città. «Mi sono occupata di diversi progetti – prosegue – fra questi il logo per un centro di addestramento cinofilo». L’ambizione è molto chiara, una volta conseguita la maturità: «Mi piacerebbe tanto aprire un’azienda solo mia».
Giulia Bortoluzzi, 16 anni, seguirà la compagna che ha scelto di proseguire gli studi ad Alessandria. «Il disegno e la grafica mi sono piaciuti fin da quando era bambini – chiarisce – E volevo rivolgermi ad un corso di studi che mi desse qualcosa di concreto una volta arrivata al termine. I genitori da questo punto di vista mi hanno incoraggiato». Nel medio periodo la ragazza coltiva anche il sogno dell’Università. «Esco da questa scuola avendo imparato un mestiere e questo per me è importante – prosegue – Il mio stage l’ho sviluppato all’interno dell’azienda Vezzani. Ho creato una copertina per una rivista. L’ho vista nascere e svilupparsi ogni giorno. Il risultato finale è stato molto emozionante».