L’Unitre di Valenza
La storia del sodalizio della Città del Gioiello
VALENZA – L’Università della Terza Età è un’associazione di promozione sociale e culturale senza scopo di lucro, basata esclusivamente sul volontariato e rivolta a tutti i maggiorenni che, indipendentemente dal loro titolo di studio o professionale, siano interessati ad arricchire il loro patrimonio culturale con corsi e conferenze specifiche e a sviluppare nuove conoscenze attraverso iniziative di socializzazione. Essa si rifà all’Universitas del Medioevo, la cui organizzazione faceva capo agli studenti e in cui i docenti prestavano la loro opera a titolo di favore, gratuitamente, perché ritenevano che il sapere fosse un dono.
L’Unitre di Valenza nasce nel 2008 per volontà di alcuni cittadini di creare delle opportunità di incontro e di informazione a favore di una fascia di età consunta che allora veniva chiamata, quasi in modo pernicioso, “Terza età”. Tutto ciò avviene definendo e realizzando iniziative idonee a sostenere lo sviluppo socioculturale degli associati e per donare a loro socialità, democrazia, partecipazione e appartenenza, evitando che si barrichino in una riservatezza solitaria. Detto in altre parole, un invecchiamento attivo e utile.
L’associazione, senza fini di lucro, che si è subito affermata nel panorama culturale della città, si occupa di fornire occasioni di svago e di cultura a gente non necessariamente della terza età, catalizzando intorno a sé l’attenzione e l’interesse di buona parte della cittadinanza.
Essa affronta soprattutto il disagio sociale delle persone più anziane, sempre poco ascoltato, usando in modo intelligente il loro tempo libero, con nuovi elementi riflessivi e raziocinanti, allargando il campo delle loro conoscenze, facendo in modo che allaccino nuove relazioni, rendendo più umani i rapporti interpersonali, ma anche fornendo una scossa positiva a certe menti intorpidite: una pluralità di sensibilità e di tendenze, quasi un Dolce stil novo.
Elisabetta Cassola, insegnante elementare in pensione, è regista dell’operazione, la presidente tuttofare fin dall’inizio, perché il mondo del volontariato questo richiede. L’entusiasmo non le è mai mancato e ha potuto fare affidamento su un bel po’ di persone, a cominciare da Maria Barberis, al fianco della Cassola come Tesoriere fino al 2023.
Sono loro che, per lungo tempo, si trovano fianco a fianco per sostenere in modo ardito il progetto Unitre, un’organizzazione sempre più forte e autorevole composta da centinaia di soci, che si è abbellita sempre di più grazie alla accorta regia di molti dirigenti. I corsi sono molto variegati: lavoro a maglia, letture dei classici, giochi da tavolo, yoga, letteratura, psicologia, teatro, storia locale, scrittura, diritto, musica, informatica e una serie di attività motorie che sono molto gettonate, probabilmente per la vecchia regola della mens sana in corpore sano, e recentemente anche gli avvincenti giochi da tavolo del burraco e degli scacchi, il tutto senza costi per gli associati.
Al piccolo gruppo di persone che hanno fondato l’associazione, strada facendo si sono aggiunte altre persone volenterose che, per il loro ruolo chiave, hanno contribuito alla crescita dell’Unitre locale, donando a molti valenzani una nuova vitalità e una certa cultura in indirizzi diversi, così che ognuno potesse trovare il proprio stimolo e la propria realizzazione. Oltre a creare un invecchiamento attivo, in modo che gli associati continuino a essere protagonisti della loro vita nonostante il pensionamento, l’associazione ha stimolato anche una curiosità e una partecipazione più giovane, aperta com’è al confronto tra culture di varie generazioni. Accanto alle lezioni, non sono mancati altri momenti significativi di interesse quali conferenze, convegni, incontri, rappresentazioni teatrali-musicali-artistiche, gite culturali, visite guidate, attività sociali-turistiche e di tempo libero.
I numerosi docenti coinvolti, hanno sempre operato gratuitamente e, d’altronde, sono senza spesa anche le lezioni, poiché l’Unitre vive con il solo contributo della quota di iscrizione degli associati. Basta tesserarsi e poi ci si può iscrivere a qualsiasi corso, usufruendo pure di sconti in una lunga serie di negozi e affini. L’associazione è sempre stata sostenuta in una certa misura, o quantomeno lusingandola, da ogni amministrazione comunale, perché qualche volta il buon senso non ha colore politico.
Per motivi di spazio non si possono citare tutti gli interpreti di supporto a questa istituzione e le menti illuminate che sono intervenute nel tempo, ma alcuni sì. Tra i tanti valenzani, menzioniamo Piergiorgio Manfredi, un uomo che, in fatto di dinamismo e partecipazione, è stato secondo a pochi, senza dimenticare i suoi trascorsi politici amministrativi; come la nota professoressa, esponente politica ex vicesindaco Costanza Zavanone, una dirigente che ancora oggi tiene le lezioni di letteratura con serenità e pacatezza.
Tra i docenti che hanno fatto la storia dell’Unitre valenzana segnaliamo Françoise Auvray, che, oltre ad essere docente di francese, è stata nel consiglio direttivo fino al 2022; Ana Cris Uriel, che da tanti anni tiene i corsi di lingua spagnola; Piero Lenti e i suoi corsi di Invito all’ascolto di musica classica e opere; la fisioterapista Silva Pallavidini, che da anni fa camminare tutti ritti con la sua ginnastica posturale.
Tra i più recenti, menzioniamo John Leslie Amos, il quale svolge il ruolo di direttore dei corsi e tiene gli incontri di inglese madrelingua, Elisabetta Cassola e il suo gruppo di dialetto valenzano, le storiche Ida Bonicelli e Franca Frascarolo con l’hobbistica, Rosella Lo Galbo con i corsi di acquerello e decorazione su porcellana, Irén Féher con il corso di cucito creativo e l’arte tessile, Patrizia Peola per la storia del pensiero scientifico, Marcella Farina con tre corsi di inglese, Elvio Bombonato con il corso di poesia, Filomena Ciccarelli per il teatro, Andrea Dania per il corso di chitarra, Sonia Rigari per la lettura interattiva, Patti Turetta con la storia del rock, Carlo Deambrogi con storia e filosofia, Luca Cavallero il pluri-conferenziere, Marco Ceriani con il burraco e tanti altri. Tra gli scomparsi, per l’impegno profuso, ricordiamo Stefano Verità e Yel Bosco, che ha tenuto corsi di scrittura creativa, di redazione articoli e di sceneggiatura.
Nel 2023, con una originalità dirompente, Antonella Ceriana ha raccolto il testimone di Elisabetta Cassola. La nuova presidente è affiancata nel suo mandato dal vice presidente Mario Zannoli, dal tesoriere Ornella Barislone, dal direttore dei corsi John Leslie Amos, dal segretario Marta Scomparin e dai consiglieri Franco Giabbani e Rosella Lo Galbo. È stata una ristrutturazione in piena regola senza discrepanze, un nuovo percorso virtuoso sostenuto da scelte coraggiose della presidente Ceriana. Un’impresa degna di plauso, sempre più ardua per questi intemerati volenterosi dotati di ambiziosi obiettivi.
Oggi, le persone che frequentano i corsi dell’Unitre, anche di estrema attualità (lingue, letteratura, storia, informatica, gioielli fashion, cucito base, uncinetto, scacchi, burraco, ecc.), appartengono a tutte le fasce di età, dai 18 anni in su, e questo ha permesso di diversificare e ampliare notevolmente le materie in programma.
Nella sede di via Camurati (Il Filo di Arianna, nda), si continuano a organizzare i corsi che si tengono in vari luoghi di svago e di socializzazione della città – Bocciofila Belvedere, Cai, Avis, Centro Comunale di Cultura, Teatro dell’Oratorio, ecc. – per donare a centinaia di valenzani vitalità e cultura, anche nel nostro presente così carico di eventi angosciosi e fantasiosi.
Lo diciamo di frequente ma non ci riflettiamo mai sul serio.