Romagnolo quarta allo Strega, la città di orgogliosa di lei
Raffaella Romagnolo
Società
Edoardo Schettino  
7 Luglio 2024
ore
07:03 Logo Newsguard
Il messaggio

Romagnolo quarta allo Strega, la città di orgogliosa di lei

Dal Comune di Ovada

OVADA – Grande l’orgoglio e la soddisfazione in città per il successo ottenuto da Raffaella Romagnolo, scrittrice e insegnante alle scuole superiori, salita fino al quarto posto dell’edizione 2024 del Premio Strega. In una giornata caratterizzata da problemi significativi nella ricezione dei canali Rai, tanti ovadesi hanno fatto i salti mortali per seguire la cerimonia in onda su Rai3 venerdì scorso. Romagnolo non è stata solo tra i sei finalisti della rassegna con il suo “Aggiustare l’universo”: la scrittrice è risultata la più votata tra i presidi letterari della Società Dante Alighieri, un ultreriore riconoscimento per la qualità del romanzo pubblicato due anni fa con Mondadori.

“Aggiustare l’universo” racconta indirettamente Ovada nella fase di passaggio alla conclusione della seconda guerra mondiale. Il libro si inserisce nella trilogia avviata con “Destino” e proseguita con “Di luce propria”, in cui la storia della città si fonde con la trama di fantasia dei romanzi.

Messaggio ufficiale

Romagnolo ha ricevuto le congratulazioni ufficiali della città. “La città di Ovada, con orgoglio, si congratula con Raffaella Romagnolo – si legge nella nota inviata dal comune di Ovada firmata dal sindaco Gianfranco Comaschi e dall’assessore alla Cultura, Sabrina Caneva – Il suo romanzo, “Aggiustare l’universo”, è senza dubbio un’opera straordinaria, che parla di Resistenza, della assurdità della guerra, di ricostruzione, di persecuzioni razziali e, soprattutto, di scuola. Della scuola che ha contribuito a “ricostruire” il nostro Paese, la scuola che salva, quella della nostra Costituzione. La scuola invocata da Calamandrei, quella dell’articolo 34, “la scuola come la vedo io, è un organo costituzionale – scriveva Piero Calamandrei nel 1950 – uno di quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto le vitali e sane lotte della politica, si trasformano in leggi”.

Di scuola ha parlato la stessa scrittrice durante il suo intervento. La vicenda si svolge nel trimestre dell’anno 1945/46. “Grazie Raffaella Romagnolo, perché il tuo successo in qualche modo è quello della nostra intera comunità, perché la tua presenza e il tuo lavoro per il nostro territorio sono sempre stati infaticabili e generosi, perché hai sempre cercato, anche nel tuo lavoro prezioso nelle nostre scuole, di “dare” e di “Insegnare” nel senso autentico del ruolo, quello che ben definisce Gramsci “ insegnante non è colui che impartisce nozioni, saperi e contenuti astratti, ma chi insegna ad interpretare la realtà sociale e divenire cittadini autentici”. Con il tuo lavoro, con la tua presenza, con i tuoi romanzi, questo hai sempre fatto. Grazie Raffaella e tante congratulazioni per i tuoi successi, che ci piace sentire un po’ anche nostri”.

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