Piazza Castello, Priolo polemizza sul recupero della palazzina
Edificio nella disponibilità del Consorzio
OVADA – Spirano venti di polemica attorno alla riqualificazione dell’edificio di piazza Castello, oggi ridotto a semplice rudere, all’ingresso della città. A puntare il dito contro la creazione di una “Stazione di posta” coordinata dal Consorzio Servizi Sociali e finanziata dai fondi Pnrr a disposizione delle politiche sociali è Angelo Priolo, capogruppo di “Prima Ovada” e candidato sindaco nelle elezioni di due settimane fa. L’occasione per un affondo che ha ribadito concetti già espressi qualche mese fa l’ha fornita la seduta del consiglio comunale della settimana scorsa. ” A quell’idea per il recupero – ha spiegato Priolo -ci opporremo in tutti i modi”.
Il protocollo d’intesa firmato qualche tempo fa alla passata amministrazione ha di fatto sottoscritto la cessione ad uso gratuito dell’edificio per il quale sono andati deserti i tentativi di cessione avanzati negli ultimi anni.
Realtà in divenire
Lo strumento per il rilancio di piazza Castello è il contributo da oltre un milione di euro concesso, nell’ambito dei bandi Pnrr. “L’idea – ha chiarito in più di un’occasione Gianni Zillante, direttore del Consorzio – è quella di creare uno spazio di appoggio per chi ha difficoltà con l’abitazione, un’area in cui accanto a un alloggio si sviluppino altri servizi”.
“Ad oggi – obietta proprio Priolo – resta un mistero, perché prima di oggi, nonostante le richieste, nessuno ci ha mostrato nessun progetto. Noi ci opporremo con ogni metodo previsto dalla Statuto della Città di Ovada e dalla Legge. Non possiamo permettere che uno degli ingressi caratterizzanti della nostra Città venga trasformato in un centro del riuso, materiale e umano“.
Nessuna replica da parte dei banchi della maggioranza sul tema. La tempistica per l’avvio delle operazioni è abbastanza serata. Tutto dovrà concludersi entro il 2026, pena il rischio di perdere i finanziamenti ottenuti.