“All’Asl di Alessandria mancano 100 oss”. Sanità in crisi

ALESSANDRIA – Mancano 100 oss nelle strutture dell’Asl di Alessandria. E non c’è traccia di un accordo per nuove assunzioni.

La denuncia arriva dai sindacati che, ieri sera, si sono incontrati con i vertici dell’Azienda sanitaria senza trovare un’intesa. E oggi, in conferenza stampa, Alberto Accordi della Fials, Sonia Ciminello della Uil, Moreno Maraffa della Cisl, Antonio Lace della Cgil e Vincenzo Costantino anch’egli della Cgil (è nella Funziona pubblica provinciale) hanno denunciato espressamente un problema che riguarda certamente i lavoratori ma, naturalmente, tutti coloro che si rivolgono a ospedali, ambulatori e presidi dell’AslAl e che devono, dunque, confrontarsi con la penuria di personale.

Oss: i posti scoperti

Nel territorio dell’Asl c’è necessità di coprire 467 posti. “L’Azienda – spiegano i sindacalisti – sostiene che i lavoratori in  servizio sono 480, ma bisogna tenere conto che 17 di questi sono totalmente inabili e che 121 hanno un’idoneità solo parziale. Il lavoro dell’oss è usurante e non ci si può permettere di avere personale non idoneo”.

In graduatoria per le assunzioni ci sono ancora 634 persone. La graduatoria, che dura due anni, scadrà il 5 agosto. “Bisogna fare in fretta, ma non ci pare proprio che l’Asl voglia prendere iniziative, se non rimpiazzare chi andrà in pensione e i 17 inabili”.

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Se la situazione non dovesse sbloccarsi, probabile che i sindacati chiedano un incontro al prefetto (“e sarebbe il terzo”). “Evitiamo scioperi – chiosano i rappresentanti dei dipendenti – per non penalizzare la cittadinanza. Non abbiamo i numeri per poter permettere agli oss di astenersi dal lavoro”.