Ovadese, la campagna di rafforzamento guarda verso Acqui
Dopo l'innesto di Lucarino per la difesa
Mocerino, Piana e Morabito in prima linea
OVADA – Prende forma l’Ovadese destinata a presentarsi ai nastri di partenza del campionato di Eccellenza 2024-25. L’obiettivo è migliorare un organico che ha assicurato un ruolino di marcia da record nell’ultimo campionato di Promozione. La società espressione del calcio in città torna nel massimo campionato regionale a 22 anni dall’ultima apparizione poco fortunata. L’ambizione, già più volte indicata dai vertici societari è quella di coniugare valore tecnico importante, con un occhio ai prodotti locali, e sostenibilità economica.
Il primo innesto è già arrivato per il reparto arretrato. Si tratta di Riccardo Lucarino, destinato a ereditare il ruolo di Vasile Ferraru. “Dobbiamo essere consapevoli del livello della nuova categoria – ha chiarito di recente mister Luca Carosio – ma non è necessario avere troppi timore. Lavoreremo per essere pronti. Non partiamo solo per salvarci ma per cercare qualcosa in più”.
Tasselli da sistemare
L’Ovadese è impegnata anche sul fronte delle conferme. Francesco Gaione e Simone Romei i due uomini più richiesti dopo i rispettivi campionati di alto profilo disputati. “Ne siamo consapevoli – ha chiarito in più occasione il direttore sportivo Gianpaolo Fallabrino – ma lavoriamo per chiudere”. Il budget è un’esigenza sulla quale non sforare troppo. Anche per aver margine di manovra per i nuovi innesti. La società si era già mossa per tempo a gennaio con l’aggiunta di Edoardo Campazzo, risultato poi decisivo nel girone di ritorno.
Il 30 giugno sarà la scadenza che darà il via al mercato vero e proprio. I “sogni” da tradurre in realtà sono noti: l’attaccante Mattia Piana che tornerebbe a chiudere la carriera nella società che lo ha lanciato, l’eclettico della difesa Angelo Mocerino, l’altro centrale difensivo Gianluca Morabito. Spifferi attendibili parlano di trattative molto ben avviate in attesa di poter ufficializzare. Innesti di questi livello confermerebbe un organico in grado di guardare oltre alla semplice salvezza.
Una volta curato questo aspetto ci si potrà concentrare sui giovani da inserire nell’organico. Si parla anche della necessità di sfoltire l’organico. Difficile rivedere due protagonisti di questi anni come Fabio Rignanes e Ismael Bangoura.