Voto per Palazzo Delfino: elettorato, affluenza e proiezioni
Tra 2019 e 2024
Scenari e composizioni in profondo cambiamento
OVADA – La città si interroga sul voto 2024 che porterà al rinnovo della Giunta per il quinquennio 2024-2029. In ballo il futuro amministrativo immediato tra indirizzi da imprimere e emergenze da affrontare. Tre gli avversari sul campo: Gianfranco Comaschi (Insieme per Ovada), Angelo Priolo (Prima Ovada), Ivana Nervi (Ovada nel cuore). Sullo sfondo uno scenario politico profondamente cambiato in cinque anni per quella che fino a qualche anno fa era considerata, senza sfumature, una roccaforte rossa. Le sfumature oggi sono ben visibili, a un’analisi più attenta rispetto all’interpretazione in voga e spesso superficiale.
E così il voto in città assume forme e modalità nuove nei numeri e nelle modalità. Elementi che potrebbero pesare in una competizione a turno unico in cui per sedersi sulla poltrona di primo cittadino basta conquistare un voto più degli avversario in lizza. Evidente che il candidato di “Insieme per Ovada”, lista civica che rappresenta il centro sinistra, sia favorito. Da verificare quanto la frattura tra le anime del centro destra sarà considerato un elemento per quegli elettori della città che in diverse consultazioni hanno votato con decisione per il fronte moderato.
Copertura mediatica
Il voto rappresenta sempre un momento di grande importanza per le ripercussioni che hanno sul quinquennio successivo. Ecco perchè il nostro gruppo proverà a raccontare ogni momento sfruttando i canali a sua disposizione. Aggiornamenti sull’affluenza saranno disponibili sui siti internet. Il massimo sforzo si concentrerà nel pomeriggio di lunedì 10 giugno. Dalle 14.30 partirà la lunga diretta in cui gli aggiornamenti arriveranno in tempo reale. I giornali “Il Piccolo” di martedì e “L’Ovadese” di giovedì aggiungeranno reazioni, commenti e valutazioni.
Numeri e proiezioni
Il voto parte dai dati. Nel 2019 si impose Paolo Lantero che ottenne il suo secondo mandato. La vittoria si configurò con 3.490 voti (57%). A distanza rilevante “Ovada viva” guidata da Pier Sandro Cassulo a 1957 voti. Il Movimento Cinque Stelle con Mauro Lanzoni fu votato da 647 voti. L’assenza di una lista direttamente riferibile a quell’area contribuisce a rendere più difficile la previsione di come si potrebbero indirizzare i voti.
In questo contesto si inserisce il calo demografico che contribuisce ad abbassare la quota critica necessaria per ottenere il successo. Al 31 dicembre 2023 il numero degli abitanti in città era sceso di 430 unità. Se la tendenza in calo nell’affluenza (nel 2014 superò il 70%) sarà confermata la quota del 50% potrebbe aggirarsi attorno a 3 mila voti.
Passato e futuro
Il voto in città è molto cambiato. Dal 2019 a livello politico, seppur con diverse sfumature, il centro destra è spesso stato maggioranza. A livello comunale la realtà si è presentata diversamente. Difficile però non cogliere una tendenza, pericoloso sottovalutarla.
La discontinuità più evidente è nel campo del centro sinistra. Comaschi è il primo candidato non espresso direttamente dal Partito Democratico, forza di maggioranza relativa in città. L’annuncio della disponibilità dell’ex vice presidente della Provincia di Alessandria è stato all’inizio deflagrante in un percorso che stava portando alla designazione di Mario Esposito. Ne è nato un percorso articolato e per certi versi sofferto. La soluzione definitiva è stata individuata a gennaio con l’indicazione di Comaschi candidato sindaco, Esposito destinato al ruolo di vice in caso di vittoria della squadra.
Angelo Priolo sta per chiudere la sua prima esperienza in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione. Cinque anni fa l’ingresso come candidato di “Ovada viva”, la lista guidata da Pier Sandro Cassulo. Nel maggio 2023 la separazione per diverse opinioni espresso con il voto sulla gestione degli impianti sportivi cittadini. Priolo a febbraio ha indicato la sua intenzione di candidarsi per poi fare un temporaneo passo indietro. Il via libera definitivo è arrivato dopo il sostegno espresso pubblicamente da Federico Riboldi, segretario provinciale di “Fratelli d’Italia”, presente anche nel giorno della presentazione della sede elettorale.
Ivana Nervi è scesa in campo per ultima, rallentata dal ruolo ancora in essere di commissario straordinario di Lercaro, la casa di riposo destinata a passare dal controllo pubblico a quello di una fondazione. In una città con un turno unico per le votazioni lo scenario sembra molto propizio per la conferma della guida del centro sinistra.