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    Edoardo Schettino  
    24 Maggio 2024
    ore
    06:53 Logo Newsguard
    Il riconoscimento

    Vino e olio, il Barletti vince il concorso promosso da Ais

    Ricerca sul territorio tra Dolcetto e Cortese

    Per la giornata nazionale dedicata ai prodotti

    OVADA – L’indirizzo agrario del Barletti protagonista all’edizione 2024 della “Giornata Nazionale della Cultura dell’Olio e del Vino” organizzata dall’Associazione Italiana Sommellier. La classe IV, coordinata dagli insegnanti Marta Calcagno e Andrea Gaggero con Giovanna Pasetti hanno conquistato una delle cinque borse di studio messe a disposizione dall’associazione a livello nazionale con la loro ricerca sul valore della tradizione e del presente enogastronomico dell’area.

    “Abbiamo immaginato – racconta Calcagno – un percorso sulle strade di Aleramo. Dolcetto e Cortese sono stati i vitigni messi sotto la lente di ingrandimento grazie alla testimonianza di aziende e enti di promozione. Il riconoscimento è stato consegnato qualche giorno fa nella prestigiosa Sala della Crociera. Il Barletti è l’unica scuola della provincia di Alessandria che si è aggiudicata i 2.500 euro messi a disposizione. Il Barletti ingloba i cinque indirizzi di scuola superiore della città. 

    Realtà nuova

    Il Barletti è stato coinvolto sulla spinta decisiva del preside, Felice Arlotta. “I ragazzi hanno lavorato nel corso dell’anno – racconta il dirigente scolastico – e elaborato in modo diverso le nozioni apprese”. “Siamo felici – spiega il delegato Ais Edy Perissinotto – perchè la qualità del lavoro finale è molto alto. Tenevamo tanto a questo progetto ed il primo riscontro ci spinge ad andare avanti in questa direzione”.

    “Il bando – prosegue Calcagno – non indicava il territorio del quale occuparsi. Per noi è stato naturale guardare alla nostra porzione di Monferrato. Il progetto si è sviluppato tra i mesi di ottobre e febbraio. I ragazzi hanno visitato diverse realtà, tra aziende ed enti. Ne è nato un elaborato finale e una serie di singoli contributi con i soggetti che si sono resi disponibili a collaborare».

    Il percorso è iniziato nell’Enoteca Regionale di Ovada. A seguire il Castello di Tagliolo, realtà all’interno del consorzio dell’Ovada docg, l’azienda “La Raia”, il Forte di Gavi e la Tenuta Massimiliana al confine con Tassarolo. «L’Ais – prosegue Calcagno – vuole promuovere la cultura legata ai prodotti del nostro territorio. Il nostro itinerario immaginario si è sviluppato con interviste che oggi sono disponibili in formato digitale». Non deve stupire che si sia parlato anche di olio. Ci sono aziende che già hanno avviato una parziale transizione piantando ulivi accanto alle vigne per rispondere al cambiamento climatico. «Per l’olio ci siamo confrontati con Gabriella d’Amico membro dell’Associazione Italiana donne dell’Olio. Nella nostra regione questo prodotto non è un’eccellenza consolidata come nella vicina Liguria. E così una cultivar che si era praticamente estinta si sta di nuovo ritagliando uno spazio tra le attività agricole».

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