Parco Pertini, per il rilancio rispunta l’idea basata sul Pnrr
Revisione degli spazi e valorizzazione
Il Comune chiede 334 mila euro
OVADA – C’è una speranza a breve medio termine di rivedere il parco Pertini in condizioni migliori di quelle attuali? La rispetta a quest’interrogativo potrebbe arrivare dal progetto presentato dal comune di Ovada per una revisione complessiva del polmone verde accanto a via Cairoli. La base di partenza è quanto era già stato presentato tra 2021 e 2022 alla ricerca di fondi Pnrr a disposizione per rimettere a posto le aree verdi con grande valore storico.
In quel caso la risposta fu negativo. L’unico progetto di questo tipo finanziato in provincia fu appannaggio del comune di Fubine. Ora Palazzo Delfino ha deciso di riprovare. La cifra messa nero su bianco nel progetto elaborato al quarto piano del palazzo municipale è 334 mila euro. Una cifra che dovrebbe consentire di valorizzare un’area che è come una bella signora con qualche ruga di troppo.
Valenza storica
Il parco Pertini nasce di fatto per volere delle Madri Pie. L’idea è quella di valorizzare il patrimonio arboreo dell’area, di potenziare la manutenzione realizzando un nuovo impianto di irrigazione. Ma tre le idee c’è anche l’allestimento di uno spazio, in prossimità dell’ingresso principale, dedicato alle esposizioni artistiche. Un’attenzione particolare sarà attribuita alla fruibilità dell’area per la quale è già stato elaborato un progetto per un’area giochi inclusiva a disposizione di soggetti con disabilità motoria.
Oggi l’area è molto frequentata nei pomeriggi del periodo estivo da tanti bambini di diverse età. Ma l’ombra arriva nelle ore notturne, dopo la chiusura dei cancelli. Lo spazio è ritrovo abituale anche degli adolescenti. In qualche caso gli orari di apertura vengono aggirati. Le conseguenze sono visibili il giorno dopo: troppa spazzatura abbandonata in giro, nonostante gli sforzi degli addetti Econet, di tanto in tanto qualche danneggiamento specie nell’area occupata dai giochi.
E dire che parliamo di un’area creata nel XIX secolo sul terreno all’epoca di proprietà della Madri Pie, poi passato sotto il controllo pubblico, che avrebbe tanto da raccontare. La speranza è quella di poter rimediare con questo strumento. Sembra invece non esserci apparentemente più traccia dell’altro progetto legato alla “Rigenerazione urbana”. Per la città di Ovada l’idea da 5 milioni di euro, da dividere con Molare, Tagliolo, Carpeneto e Montaldo, prevedeva il recupero dell’area ex frantoio Gentile oltre lo Stura e il restyling della pista di pattinaggio alle scuole medie in via Cavanna.