Massignan, il “perdente” romantico che emozionava i tifosi
Ultimo saluto al campione. Una maglia a pois in regalo
SILVANO D’ORBA – “Imerio Massignan è salito dritto in paradiso”. Carlo Delfino, storico del ciclismo, ha ricordato il campione veneto delle due ruote, trapiantato a Silvano d’Orba, nel corso della cerimonia funebre che si è svolta ieri nella chiesa parrocchiale del paese che lo ha adottato e in cui ha vissuto tra la gente. Massignan, scomparso sabato all’età di 87 anni, è stato un simbolo dello sport e di quella passione molto genuina e poco pragmatica che ha incendiato i tifosi nell’epoca d’oro della disciplina sportiva.
Una maglia a pois è stato l’ultimo regalo di un gruppo di amici e appassionati guidato proprio da Delfino. L’atleta aveva vinto in più occasioni la classifica riservata agli scalatori al Tour de France. “Ma – ricorda lo storico – all’epoca la maglia con quei colori non era ancora stata introdotta”.
Momenti unici
Massignan è stato il ciclista più amato nel periodo successivo alla scomparsa di Fausto Coppi. Le sue imprese all’inizio degli anni ’60 infiammarono i tifosi. “Era in grado – chiarisce Delfino – di battere Charly Gaul, all’epoca considerato lo scalatore più forte del mondo. Non era molto bravo a cronometro e faticava anche in volata. Per questo a volte non concludeva con la vittoria prestazione che l’avrebbero meritato”.
“I campioni – prosegue l’orazione di Delfino – che troverai lì ti ricorderanno quando hai provato a salire il Sormano con le braghe lunghe e il 27 quella volta che Pavesi ti ha portato per la prima volta a vedere la nuova salita del Giro di Lombardia. Magari, quando sarai giunto in Paradiso, manderai a quel paese Taccone che ti ha battuto in modo non limpido o Baldini che, grazie agli alpini stabilì il record della salita.
Ma tu ti porterai nel cuore e tra le benemerenze eterne la cittadinanza onoraria della città del “Muro”, cosa che nessuno può vantare al di fuori di te. Creo che nessun “perdente nato” abbia avuto tanti estimatori come te, tu capace di non monetizzare il tuo talento e la tua capacità di andare in salita (e in discesa…aggiungo io…) come nessun altro. Hai dimostrato e insegnato a tutti come sia possibile perdere ed essere amati come uno che ha vinto tutto”.