Cairoli, conferenza sullo statista e la via del centro storico
Con l'Accademia Urbense
Storia e prestigio a confronto
OVADA – Via Cairoli ha sempre avuto un prestigio e una naturale vocazione ad essere il cuore pulsante della città. Non a caso la dimora storica nella quale soggiornò Benedetto Cairoli nel suo breve esilio è collocata nel primo tratto della strada più importante del centro storico. A parlare di tutto questo sarà l’Accademia Urbense. L’appuntamento è fissato per oggi, sabato 4 maggio dalle 15.00, con la conferenza dal titolo “Benedetto Cairoli e il suo tempo”,
L’iniziativa vuole essere un omaggio a patriota e un contributo alla storia locale. Se ne occuperanno Flavio Ambrosetti, Presidente Commissione Consultiva per la Cultura del Comune di Acqui Terme e Paolo Bavazzano Presidente Accademia Urbense.
Sguardo al passato
Benedetto Cairoli arrivò in città per sfuggire alla persecuzione politica cui fu sottoposto dagli austriaci. Il futuro Presidente del Consiglio era legato alla famiglia ovadese del sindaco Biagio Torrielli: lo nascose nella propria casa alla metà del XIX secolo. Di Via Cairoli verrà ricordata la storia dei suoi principali edifici e quella commerciale; lungo il suo tragitto negozi e locali pubblici, quando ancora la strada veniva denominata Contrada Cappuccini, che partendo da piazza Parrocchiale conduceva al convento voluto dalla popolazione ovadese dopo la peste del 1631.
Lo scopo dell’incontro è quello di dialogare con gli intervenuti ascoltando anche i loro ricordi su una via che qualcuno ha definito l’università popolare di Ovada, in quanto tra le vie principali del centro storico dove passa molta gente e le occasioni di incontro sono innumerevoli.