Gnocchetto, il traffico assedia la frazione nel centro abitato
All'altezza del restringimento
Anas impegnata nella progettazione
OVADA – Gnocchetto torna sotto l’assedio più sgradito. La foto più eloquente è stata scattata venerdì sera con la frazione della città totalmente bloccata nel centro abitato. Colpa del combinato disposto più sgradito: i volumi di traffico oltre il normale generati dallo scambio di carreggiata in A26, il restringimento con il semaforo provvisorio installato da Anas, i problemi provvisori legati al ribaltamento di un’auto.
A non poterne più sono i residenti che certe scene negli ultimi anni le hanno viste troppe volte. Tanti gli automobilisti che con la viabilità su autostrada stravolta dai cantieri decidono di percorrere un pezzo di strada del Turchino.
Attesa impaziente
E così a Gnocchetto ci si chiede quando torneranno le due corsie. Al momento è prematuro sbilanciarsi su un cronoprogramma per i lavori di ripristino della piena percorribilità della strada 456 del Turchino, nel tratto all’interno del centro abitato di Gnocchetto. A fornire la precisazione è Anas, competente sulla direttiva tra basso Piemonte e entroterra genovese, attraverso fonti vicine alla direzione di Piemonte e Valle d’Aosta. Da poco meno di un mese è stato applicato un senso unico alternato di marcia per evitare rischi dopo la caduta di detriti e pesanti massi dalla collina già oggetto del consolidamento andato in scena nel 2022.
«In questo momento – precisa Anas – è in corso la progettazione degli interventi. I lavori di messa in sicurezza interesseranno non solo il punto localizzato del versante da cui si sono staccati i massi ma una porzione più estesa lungo la statale». A seguire la vicenda sono in particolare i comuni della Valle Stura, in particolare Rossiglione, che spingono per un intervento più esteso e definitivo. Nel 2022 la strada fu riaperta dopo la rimozione di parte del materiale instabile sulla sommità e l’installazione di reti paramassi collegate a sensori. L’intervento, diviso in tre parti, richiese diversi mesi di lavoro. Qualcosa del genere succederà anche in questo caso. Le prime operazioni di disgaggio andate in scena in emergenza hanno segnalato la necessità di intervenire. Ma per i tempi si saprà qualcosa a progettazione avanzata.